In the end.

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view post Posted on 30/10/2023, 16:28     Top   Dislike
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«Jenny would dance with her ghosts».

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2023

Evey fissava le pergamene sul tavolo, e quelle sembravano restituire lo sguardo, impietose. La Guaritrice aveva la vaga percezione della figura del nonno che torreggiava su di lei, e sapeva che non si sarebbe perso lo spettacolo di ciò che aveva predetto anni prima, proprio il giorno del suo matrimonio. In quell'istante, non poteva importargliene. Aveva pianto tutte le sue lacrime davanti all'impossibilità di salvare la sua relazione con il marito, ma ora che si trovava davanti al momento decisivo, quell'esito le sembrava ancora surreale. Lei e Jelonek erano finiti. Non ci sarebbe stato un seguito per loro; il loro tempo insieme era durato meno di un quinto rispetto a quanto Evey avesse sperato: poco più di diciassette anni contro i sessanta che avevano popolato i suoi sogni. Jelonek c'era stato per lei fino a quando... se ne era andato. Non fisicamente, ma con tutto il resto: la sua mente, i suoi sentimenti, il suo amore e i suoi baci erano svaniti in una coltre di indifferenza e distanza in cui Evey non lo aveva più ritrovato. Dopo che Javier aveva iniziato la scuola, la solitudine della Guaritrice era cresciuta fino a quando la disperazione non aveva sprofondato nell'alcolismo. Gli effetti del bere la sera prima erano visibili sulle occhiaie viola, le iridi arrossate e i capelli in disordine. O forse quello era semplicemente il suo stato dopo essersi arresa.
Non era stata capace di procurarsi i documenti per il divorzio da sola. Il nonno le era stato al fianco per ogni passo di quel percorso, compreso quello della firma. Quello per cui Evey sedeva al tavolo del numero 13 e Aidan le aveva posto una mano sulla spalla.
La piuma d'oca giaceva al fianco del documento; per qualche motivo, Evey si aspettava che pesasse come piombo.
 
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view post Posted on 30/10/2023, 16:41     Top   Dislike
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- Vorrei che avessi scelto di tenere i bambini solo con te. -

Aidan guardava la nipote combattere quell'ultima battaglia contro sé stessa. Anche se Evey non se ne rendeva conto, era quasi arrivata alla fine, al punto in cui avrebbe potuto riposare e ricominciare. Aveva sempre saputo che quella feccia di Jeloek Fedoryen non sarebbe mai stato abbastanza e che avrebbe finito per ferirla. Aidan sapeva che sua nipote era forte, anche se non ne era sempre stato convinto. Invece, Evey l'aveva smentito diventando una figura di spicco nella società moderna, e dandogli un motivo dietro l'altro per essere orgoglioso di lei. Sapeva che sarebbe caduta in piedi, sapeva che Evey sarebbe passata oltre e che sarebbe stato Jelonek a finire per strada. Evey non aveva voluto prendersi la casa nel divorzio, ma Aidan era convinto che senza i soldi della moglie, Jelonek Fedoryen si sarebbe ridotto sul lastrico a chiedere l'elemosina.
Bene.

- Possiamo sempre portarli in Irlanda. - disse Aidan. - Non può Materializzarsi e venirli a prendere. Possiamo fare in modo che non li riveda mai più. -

Aidan guardò il viso consumato della nipote. Somigliava così tanto ad Adsartha mentre soffriva per Jibriel che gli parve di essere tornato indietro di settant'anni ad assistere la scena di sua moglie piangere per un altro uomo. Aidan l'aveva lasciata e se ne era andato, incapace di sopportare il dolore e l'umiliazione, e Adsartha era morta. Ma non questa volta. Questa volta, Aidan sarebbe rimasto a curare quel cuore infranto, di cui una parte era anche sua. Allungò piano le dita sui capelli corvini di Evey (neri come quelli di Jibriel) e ne raccolse una ciocca dietro l'orecchio.

- Andrà tutto bene, Evey. -

L'ex giornalista prese la piuma e la intinse nell'inchiostro. Poi la porse alla nipote.
 
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view post Posted on 30/10/2023, 17:02     Top   Dislike
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Evey chiuse gli occhi, desiderando addormentarsi. Le emozioni la visitavano in un turbolento uragano di tristezza, disperazione, rabbia, vendetta e pianto. In quel momento si sentì di concordare con il nonno; avrebbe dovuto tenere per sé la custodia parentale di Caledon e Javier. Quello sarebbe stato ciò che avrebbe ferito Jelonek più di ogni altra cosa al mondo, e ancora non sarebbe andato vicino a quanto lui aveva fatto soffrire lei. Alzò lo sguardo sul nonno quando Aidan accennò alla possibilità di portare i bambini in Irlanda, dove Jelonek non poteva raggiungerli. Incapace di ricordare perché mai avesse accettato il contrario, Evey annuì lentamente e spostò gli occhi sulla piuma che il nonno le porgeva.
La prese dopo qualche istante. Ne portò lentamente la punta sulla pergamena, proprio dove il suo nome era richiesto per ufficializzare il divorzio. La separazione. Le strade diverse e la fine del sogno. Percepì che le sue guance si bagnavano, e se ne stupì perché aveva onestamente creduto di aver esaurito ogni singola lacrima.
Evey Atkinson.
Non era più stata Evey Atkinson da anni. Le risultava estraneo, cacofonico ormai, ma non voleva continuare a usare il cognome di Jelonek. Sarebbe stato sbagliato, e voleva distanziarsi dal marito quanto più possibile. Staccò la piuma dalla pergamena e osservò la sua firma, in silenzio.

- I bauli? - chiese con voce roca.
 
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view post Posted on 30/10/2023, 17:17     Top   Dislike
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Aidan le pose una mano sulla spalla circondandola in un abbraccio accennato mentre la guardava firmare e sancire quella separazione. Evey trascrisse il suo vero cognome, quello di William, un altro miserabile che aveva ridotto sua figlia in uno stato molto simile a quello della nipote. Le donne della sua famiglia sembravano essere maledette dagli uomini. Per questo, Aidan aveva cercato di essere migliore di loro, e per questo sapeva che Evey non avrebbe sopportato vedere Caledon o Javier rivelarsi come Jelonek, William o Jibriel. Promise in silenzio che avrebbe fatto il possibile per aiutarla a evitarlo, a partire da quel divorzio. Recuperò il documento e lo piegò con cura al di sotto del mantello. Lo avrebbero consegnato quello stesso pomeriggio al Ministero della Magia.

- Già fatti. Saeros è venuta oggi a prendere quelli dei bambini. Posso aiutarti con quello che resta dei tuoi. -

Aidan le porse una mano per aiutarla ad alzarsi. Si aspettava di vederla crollare da un momento all'altro, ben sapendo cosa significasse per lei quella fine. Cercava di non sentirsi sollevato, ma lo era. Altri l'avrebbero amata meglio di quel giullare, e finché non fosse stata pronta, Aidan si sarebbe preso cura di lei e dei suoi figli.
 
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view post Posted on 30/10/2023, 17:32     Top   Dislike
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La nonna era stata lì quella mattina a un certo punto, ma Evey non se ne era resa conto, troppo presa dall'intensità del doposbornia da non rendersi conto di cosa stesse accadendo fino a quando il nonno non l'aveva svegliata con un secchio d'acqua fredda e non l'aveva messa davanti alla realtà che andava affrontata quel giorno. Fu grata di non aver assistito alla dipartita delle valigie dei figli, ben sapendo che probabilmente avrebbe cambiato idea a metà strada. Invece, in quel modo, restavano solo i suoi bauli e quelle poche cose che non era riuscita a farci stare.
Accettò la mano del nonno per sollevarsi dal tavolo, chiedendosi dove fosse andato a finire il documento. Doveva essersi dissociata di nuovo e il nonno lo aveva riposto da qualche parte, perché, di nuovo, lei non se ne era nemmeno resa conto. Si avviò alla sua camera da letto, dove trovò le valigie pronte, aperte solo in caso scorgesse qualcosa da mettervi dentro. Evey non aveva voluto portare alcun ricordo di Jelonek con lei. Era stata una scelta dolorosa, ma in quell'istante la rabbia era stata superiore alla tristezza. Recuperò la fotografia di sua madre, posta sulla sua scrivania; lei non aveva mai avuto un divorzio. Suo padre l'aveva lasciata ed era scomparso, probabilmente per un'altra donna. Abigail era poi morta per mano di Fenrir Greyback come molti altri nel dominio del Signore Oscuro. In quel momento, Evey non riusciva a non pensare che fosse stata una benedizione. Se non avesse avuto Caledon e Javier, avrebbe augurato lo stesso per lei. I suoi figli le davano un motivo per vivere e volerli vedere diventare uomini migliori del loro padre.
Evey depose la fotografia nel baule e lo chiuse. Provò a farlo levitare, ma la sua bacchetta non produsse alcuna magia. Chiuse gli occhi, rimanendo impalata davanti ai suoi bagagli senza sapere cosa fare, realizzando solo allora che quella era l'ultima volta nella sua camera da letto.
Nella loro camera da letto.
Lì avevano dormito con Caledon e Javier fino a quando Cal non era stato abbastanza grande da pretendere la sua cameretta. Lì avevano concepito Javier e lì Evey aveva provato a convincere Jelonek a provare per avere la bambina che aveva sempre desiderato, senza successo. Lì si erano amati e lì si erano separati. Non c'era più nulla se non gelo e solitudine tra quelle lenzuola. Evey sperò che Jelonek ci congelasse.
 
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