Pioggia, scarafaggi e libri volanti., Libera

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view post Posted on 14/12/2016, 16:16     Top   Dislike
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Un tempo, Katherine era stata onorata di essere parte della casata di Serpeverde. Lo era ancora, chiaramente, ma si sentiva in parte tradita e la cosa la faceva doppiamente infuriare dal momento che non poteva incolpare nessuno se non sé stessa e, per gentile concessione del proprio ego, sua madre.
Essere Smistata nella casata di Serpeverde aveva significato essere diversa, non essere come sua sorella, risultare indifferente ai criteri di scelta di Corvonero. Si era estasiata a vedere i volti sorpresi di chi l'avrebbe data per scontata nella casa della madre. Voleva dire che Katherine era orgogliosa, astuta, fiera, aveva capito che studiare e accrescere quella dannata conoscenza tanto cara a Rowena non significava tutto nella vita, come invece sin da piccola avevano cercato di farle credere.
Ora, però, la verità era venuta a galla, e Katherine aveva dovuto affrontare una realtà del tutto diversa.
Katherine Corvonero non era stata Smistata nella casata di sua madre perchè era stupida.
Lo aveva capito quando finalmente aveva cominciato ad aprire i libri di scuola per mettersi seriamente a studiare. Con grande rabbia e tristezza, aveva capito che la Casata di Corvonero l'aveva semplicemente scartata. Non aveva voglia di studiare, non riusciva a capire assolutamente nulla di ciò che i libri le dicevano, fare i compiti era una vera tortura. Spesso si sorprendeva a vagare con lo sguardo al di fuori della finestra, tra una teoria di Trasfigurazione e l'altra, chiedendosi se il clima fosse abbastanza mite per una passeggiata nel parco quando ad attenderla c'erano una scadenza mostruosamente vicina e un tema lungo cinquanta centimetri sui comuni errori della Trasfigurazione di uno scarafaggio in un bottone.
Chiuse il libro, sbuffando. Non era abbastanza furba nemmeno da recarsi in biblioteca, dove forse l'atmosfera di concentrazione e disperazione dei compagni avrebbe potuto trasmetterle un po' di voglia e buonsenso. Guardò da una piccola vetrata al di là del muro di pietra: pioveva a dirotto e il pomeriggio si era già trasformato in sera. Decisamente non c'era verso di trovare una scappatoia alla noia perenne in cui lo studio l'aveva intrappolata.
Gettò furiosa il libro giù per le scale: tutti non facevano che lodare Hogwarts, quant'era bella Hogwarts, quanto fosse sicura, ma a lei sembrava solo una prigione. Non voleva studiare, non le importava di essere al sicuro, non aveva paura dei Babbani. Se ne sarebbe sbarazzata volentieri come loro si sarebbero sbarazzati di lei. A cosa serviva nascondersi? A cosa serviva studiare? Saper Trasfigurare uno scarafaggio in un bottone non l'avrebbe di certo aiutata contro i pazzi che avevano bruciato la sua casa.
Dondolò annoiata le caviglie secche oltre il bordo del balcone da cui si sporgeva e aprì incauta la vetrata, lasciando che la pioggia la investisse. Sorrise al violento sferzare delle gocce contro il viso e si beò ad immaginare la faccia di sua madre quando si sarebbe presentata a cena completamente zuppa.
 
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Mertin Langley
view post Posted on 6/2/2017, 19:23     Top   Dislike




Mertin Langley non era un ragazzo con particolare senso dell’orientamento. Il più delle volte si ritrovava negli angoli più disparati del castello senza sapere come c’era finito, e quasi sempre non aveva idea di come ritornare indietro.

Quel giorno, difatti, si ritrovò su una torre a lui sconosciuta. Era tuttavia rimasto lì ad ammirare il panorama che gli regalava il giardino di Hogwarts zuppo dall’instancabile pioggia. Si era rannicchiato al riparo da occhi indiscreti, non voleva certo mettersi nei guai con qualche professore! Essendo solito a perdersi per il castello non gli avrebbero lasciato passare anche quella volta un errore di distrazione. Preferiva evitare di finire nuovamente in punizione per essersi allontanato troppo dai dormitori, in fondo aveva già fatto perdere parecchi punti ai suoi concasati per via dei continui rimproveri.

Improvvisamente sentì un tonfo. Si rintanò ancora di più per il timore di essere stato scoperto, aspettò in silenzio che, qualunque cosa fosse stata, andasse via in fretta.
Dopo qualche minuto la curiosità lo spinse a sporgersi per verificare che fosse di nuovo solo, magari avrebbe iniziato a cercare la strada verso la sala grande, iniziava a sentire un lieve languorino. Poco ci volle perché finisse per investire quella che era evidentemente una sua compagna, rischiando per giunta che finissero entrambi spiaccicati al suolo per l’incauto gesto della ragazza di aprire la vetrata della torre.
- Avete intenzione di morire forse? - disse indicando la vetrata aperta.
- O magari vorrete prendervi una polmonite? - domandò cercando di togliersi dalla traiettoria dell’acqua piovana.

Spero che non ti dispiaccia!
Ho messo che è uno studente perché probabilmente da adulto non avrebbe avuto accesso al castello, magari posso modificare la scheda pg o non so. :/
 
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view post Posted on 23/3/2017, 21:23     Top   Dislike
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Non sarebbe mai stata in grado di descrivere cosa fosse successo. Seppe solo che dopo un terribile momento in cui temette di essere destinata al volo finale verso il terreno molliccio sotto la torre (che non sarebbe stato tanto molliccio una volta colpito da quell'altezza), si aggrappò con ben poca dignità al limite del bancone, diventando pallidissima, e percepì il cuore che le balzava in gola.
Allargò gli occhi bruni e li posò contro il pazzo che quasi l'aveva spinta di sotto. Si ritirò con troppa fretta dal suo comodo rifugio, le ginocchia le tremavano in modo imbarazzante e lei finì per doversi appoggiare contro il muro per non cadere per terra. Rivolse al ragazzo che aveva davanti uno sguardo incredulo. Come si era permesso di spaventarla in quel modo?
Cercò di recuperare un po' di dignità fingendo di sistemarsi la veste mentre calmava il battito nel petto. Era viva, non era caduta, era viva, non era caduta. Respirava, aveva bisogno di respirare, quindi non era caduta e non si era spiaccicata e non era morta.

- Mi stavo godendo il temporale! -

Dichiarò con voce un po' troppo strozzata per le sue intenzioni di dimostrarsi solenne. Si schiarì la voce e unì le mani dietro la schiena, spavalda.

- Mi piacciono i temporali. Mia sorella frignava sempre quando sentiva i tuoni, ma a me piacciono. -

Un piccolo sorriso soddisfatto fece capolino e Kathrine si sentì superiore.

- Di sicuro se avessi saputo che qualcuno avrebbe attentato alla mia vita non mi sarei sporta tanto! -

Il sorriso scomparve così com'era venuto e l'espressione di Kathrine si fece accusatore. Ora sicuramente il ragazzo si sarebbe scusato in ginocchio implorando il suo perdono. Kathrine era sicura che il proprio sguardo lanciasse fiamme e non gli lasciasse altra scelta se non pentirsi delle proprie azioni.

- E voi che cosa pensavate di fare appostato al buio e in disparte? -

Lo guardò, improvvisamente sospettosa.

- Non sarete un maniaco?! -

Edited by Katherine D. Corvonero - 9/6/2017, 13:35
 
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Mertin Langley
view post Posted on 5/6/2017, 12:34     Top   Dislike




Ripreso fiato dopo gli interminabili istanti di paura guardò con attenzione la ragazza. Azzardò che fosse un anno più piccola di lui, due al massimo, ma era quasi certo che non fossero della stessa casata. Insomma si sarebbe di sicuro ricordato di aver già visto quegli occhi così intensi.
Rimase semplicemente a fissarla per qualche momento, capendo a tratti ciò che gli stava dicendo.
- Sì,la pioggia sa ridare vita alla terra. - rispose alla ragazza non smettendo di guardarla.
Anche a Mertin piacevano i temporali, soprattutto adorava il profumo che emanava l’erba bagnata, quel senso di rinascita dopo una lunga siccità, il seme che inizia a germogliare e crea vita nuova. Gli mancava terribilmente la sua terra, sua madre ed anche, strano a dirsi, il lavoro nei campi.

- Cosa?! - domandò incredulo quando la giovane lo accusò di essere un maniaco. Certo, l’espressione inebetita che doveva aver avuto in quel momento magari non lo aiutavano a farle credere il contrario ma, insomma, non aveva certo cattive intenzioni.
- Credo di essermi perso. - ammise alzando le spalle.
- E voi? Non potevate godervelo all’asciutto il temporale? - domandò avvicinandosi nuovamente alla vetrata aperta per richiuderla.
Credo di trovarmi meglio da studente. Appena ho un po' più di tempo vedo di modificare la scheda pg.
Per lo smistamento come faccio però?
 
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3 replies since 14/12/2016, 16:16   181 views
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