| Il libro che stavo leggendo mi prese molto, tanto che non distoglievo lo sguardo e da dimenticare perfino di respirare tra una frase e l'altra. Avevo sempre divorato i libri,fin dalla mia tenere età. Ricordo come mia madre ,con pazienza, mi insegnò a leggere e a scrivere,trasmettendomi questa splendida passione. I miei genitori mi avevano sempre spinta ad essere più familiare con la magia e certe volte li detestavo per questo loro atteggiamento,ma fortunatamente non mi avevano mai costretta a maritarmi con qualche uomo. Molte donne alla mia età erano già promesse,ma i miei cari erano sempre stati dell'idea che avrei dovuto trovare da sola l'uomo per me e di questo gliene ero davvero grata. Davvero non mi sarei immaginata stare in una casa con un uomo a cui ero stata costretta a maritarmi . Mi morsi leggermente il labbro inferiore,mentre la lettura mi catturò sempre di più,come se mi stesse facendo vivere i panni della protagonista,in quella foresta piena di creature e di pericoli. All'improvviso udii una voce,per niente familiare, maschile. Inizialmente pensai potesse essere qualcuno della mia casata come Rubert o Edward,ma non appena sollevai lo sguardo vidi un ragazzo di alta statura, dai capelli biondo cenere e dagli occhi grandi e di un color pastello. Sì furono proprio quelli a colpirmi,dopotutto era l'elemento che di più notavo di tutti. amavo guardare le persone negli occhi,cerca di comprendere nella mia testa a cosa stessero pensando o a che storia vi ci fosse dietro. Mi guardai dietro le spalle,probabilmente quel grifondoro stava parlando con qualcun altro ,ma dietro di me non vi era assolutamente nessuno. Tornai a guardarlo con un piccolo sorriso.
"No,no, non si preoccupi,My lord. Prego,si accomodi, dopotutto questo è un luogo di ritrovo per tutti gli studenti,di certo non mio"
Scalai leggermente,facendogli posto alla mia sinistra.
"Mi rincresce se le sono sembrata un po' fuori dal mondo a tal punto da farle pensare che mi recasse disturbo. Ma,sapete, quando leggo tendo ad estraniarmi un po'"
Posai la piccola rosa secca che avevo come segna libro all'interno,tra le due pagine aperte. Chiusi il libro poggiandolo sulle mie gambe. Guardavo ogni tanto il ragazzo seduto accanto a me,tamburellando qualche volta sulla copertina rigida del libro. Nella mia testa iniziarono a crearsi mille pensieri,tra cui il fatto che questo potesse essere davvero l'occasione per conoscere qualcuno di nuovo.
"E' una splendida giornata, non trova anche lei?"
Non ero proprio brava in questo genere di cose,difatti questa mia domanda ne era la dimostrazione.
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