Lezione di Divinazione, Anno Accademico 994/995 d.C.

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Alaw Gân Afon
view post Posted on 2/11/2014, 11:54     Top   Dislike




Le era mancato sistemare l'aula nei modi più disparati, aspettare gli studenti, preparare prove strane provenienti dall'Oriente per i suoi allievi. Le era mancata Hogwarts, con i suoi corridoi infiniti, le scale che facevano imbestialire professori e studenti, il suo immenso parco.
Ed i colleghi, anche loro le erano mancati. Sapeva che molti si erano mantenuti nelle vicinanze di Hogwarts, sopratutto dato Hogsmeade e la presenza degli studenti nelle vicinanze, ma lei si era dovuta allontanare. La sua estate era stata piena di impegni e di avventure, ed era anche con un po' di sollievo che riprendeva la sua cattedra ed il suo posto nella roccaforte Magica per eccellenza.
L'unione fra il Corso Base e il Corso Avanzato in quei giorni aveva decisamente reso l'aula più piena rispetto all'anno precedente: alle sue lezioni, l'anno precedente, venivano sempre in pochi, coloro che volevano seguire tutte le materie per il loro profitto scolastico e quelli che non erano scettici ma volevano credere nel suo occhio interiore. Persino sua figlia Melie frequentava poco Divinazione, visto che poteva avere lo stesso insegnamento d'estate o in altri momenti.
A proposito di Melie... quest'anno era rimasta con suo padre, lontana da Hogwarts. Sperava che fosse una scelta giusta.

In quella lezione, poltroncine e divanetti a due posti erano sistemati in semicerchio, la sua disposizione preferita, in modo che la sua grossa poltrona si trovasse come un palco di un teatro greco.
Davanti ai posti a sedere, questa volta, non si trovava nessun tavolino o supporto, segno che ciò che avrebbero fatto non avrebbe interessato qualcosa di fisico... forse.
Li aspettava in piedi, accanto alla poltrona, le mani giunte dietro la schiena.
La lezione sarebbe iniziata fra pochi attimi: giusto il tempo che tutti arrivassero e si sistemassero.



Potete fare il vostro ingresso in aula fino al 6 Novembre, ore 23.59.
Visto che siamo a Novembre, non comportatevi come se questa fosse la prima lezione di Divinazione dall'Inizio dell'Anno scolastico, per favore, a meno che non vi siate iscritti da poco a Hogwarts.
 
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Seylen Lux Gaunt
view post Posted on 2/11/2014, 14:55     Top   Dislike




La predilezione per la Divinazione già in passato l'aveva condotta ad attraversare i corridoi e le aule che si trovavano di strada per la soffitta. Era un luogo freddo che però durante quei momenti si riempiva, riscaldandosi, grazie alla magia e alle mille possibilità divinatorie che si avvicinavano a loro mediante quella disciplina. Più volte, durante quel periodo di lontananza dal castello, Seylen si era approcciata a tale prestigiosa arte. Ricordava le notti passate insonni e le mattine in cui l'alba, con i suoi primi raggi, in grado di spezzare le tenebre, la coglievano con chi occhi chiusi, in meditazione, nel silenzio più profondo del castello a Laxton, sulla cui torre mediana si trovavano le stanze di Seylen. La vicinanza del fratello aveva fatto in modo che i poteri della ragazza si rinnovassero, come lei del resto, che aveva sentito gran ristoro grazie alla figura forte e sicura di Myron, il suo parente più prossimo, che per lungo tempo era rimasto via, combattendo la guerra della loro famiglia con ardore. Adesso che Myron le era accanto, sentiva che avrebbe potuto affrontare tutto in modo più deciso. Serpeverde aveva deciso, date le novità della loro famiglia, di permettergli un breve periodo di pausa, durante il quale avrebbe potuto gestire gli affari del casato. Durante il quale avrebbe potuto gestire Xavier Gaunt, istruirlo, farlo sentire a casa a seguito di quanto gli era accaduto. Seylen non aveva mai considerato la faccenda allo stesso modo del fratello, aveva sempre considerato Xavier e Layne come degli usurpatori, invece Myron aveva creduto saggio accoglierli, in quanto eredi di ciò che un giorno sarebbe rimasto della loro casa. Per il grande rispetto che Seylen nutriva nei confronti del fratello, decise di non opporre alcuna resistenza ed accettare la sua decisione.
La sua vita ad Hogwarts era cominciata nuovamente, da più di due mesi ormai, e sperava che la divinazione avrebbe potuto aiutarla nel tracciare una più certa via su cui camminare, un percorso sul quale gli ostacoli fossero ben visibili, così da poterli facilmente saltare.
Salutò la Maestra Afon con un profondo inchino e quindi prese posto su una delle poltrone centrali del semicerchio.
 
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view post Posted on 2/11/2014, 21:21     Top   Dislike
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Il Guardiano della Luce.


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Le lezioni procedevano spedite. I suoi voti non erano particolarmente alti, anzi, ma cercava di mantenerli quantomeno nella media. Dopo un anno, gli risultava ancora così strano essere premiato per qualcosa come lo studio: per quanto si sforzasse aveva una mentalità ben radicata in testa, che non sapeva nemmeno se fosse il caso di allontanare da sé. Del resto, finiti gli studi a Hogwarts avrebbe dovuto riprendere a contare sulle proprie forze, non solo sulla mente e sulla magia. Dubitava di poter fare grandi cose con i suoi poteri, del resto... non era proprio una cima, come mago. Era già tanto che avesse imparato a lanciare incantesimi senza farsi sfuggire la bacchetta di mano.

Entrò nell'aula per la lezione di Divinazione, dopo una colazione tranquilla. A volte, quando riuscivano, lui e Sora si incontravano in una zona più tranquilla della scuola di primo mattino e facevano colazione da soli, trascorrendo un po' di tempo insieme. Dopo quell'estate passata senza alcuna interruzione da persone esterne, riabituarsi al dover stare in guardia e far finta di niente mentre erano vicini era difficile, soprattutto per Roxas. Quel giorno non erano riusciti: ormai Roxas aveva imparato i tempi e sapeva che se prima del suono della campana del mattino Sora non si faceva vivo, non si sarebbero incontrati per mangiare insieme. Era una comunicazione silenziosa e indiretta, ma molto più pratica di bigliettini e messaggi vari; quando succedeva, Roxas non provava nessun genere di ostilità.

- Maestra Afon - disse chinando lievemente il capo. Sapeva che quel piccolo demonio di Gwydre era andato a Lucis, la patria del Maestro Caelum, e con lui c'era anche Melie, la figlia della Maestra. Forse erano solo voci dovute al fatto che entrambi i bambini non erano tornati a Hogwarts per l'inizio dell'anno: in ogni caso, stavano bene. Altrimenti non sarebbero stati così tranquilli, i loro genitori, no?
Non ultima, c'era la questione di Hayner. Aveva parlato poco con lui in quel periodo, ma era contento che fosse tornato: eppure, non sapeva come sentirsi del tutto. Hayner aveva eretto con tutti un'autentica muraglia di cortesie che lo rendevano indecifrabile: solo con lui sembrava sciogliersi un po', ma Roxas sentiva qualcosa di strano dentro di sé, come se non tutto fosse al posto giusto.

Si sedette nell'aula, vedendo che c'era solo Seylen Gaunt tra i presenti, al momento. Non proprio il massimo per discutere, voleva tenersi il più lontano possibile dai Serpeverde già dall'anno prima. Si sedette in una delle prime file, guardando pensieroso il resto dell'aula. Cos'avrebbero dovuto fare, senza nessun supporto "fisico" dove fare il proprio dovere?
Sospirò, rabbuiandosi appena. Sperava che Sora arrivasse prima di Hayner. Era... tutto così strano. Voleva recuperare il tempo perso con Hayner, ma non voleva mettere da parte Sora, né voleva porre un freno al tempo che passavano insieme, già troppo poco. Possibile che non fosse in grado di gestire amicizie e sentimento allo stesso modo?
 
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2 replies since 2/11/2014, 11:54   85 views
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