Assegnazione Coppa delle Case

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I Fondatori
view post Posted on 5/8/2014, 21:15     Top   Dislike




Il primo anno di vita della scuola di Hogwarts era passato ed era ormai tempo di tirare le fila di ciò che era stato vissuto da studenti e maestri. Le lezioni avevano dato i loro frutti e il sistema dei punti e della coppa delle case era servito come incentivo così da far ottenere ad ogni studente un bottino concreto che potesse renderlo fiero di farsi valere per la propria casata.
Quella sera, l'ultima prima della pausa estiva, tutta la scuola era riunita al banchetto che prevedeva i saluti finali, i resoconti e la nomina della casata vincitrice.
I quattro fondatori era seduti al centro del grande tavolo infondo alla sala, mentre tutti gli altri maestri erano accomodati agli estremi del tavolo.
Gli studenti di tutte le casate riempivano, come sempre, i tavoli relativi, vestiti dei colori rappresentativi della propria casata.
I fondatori attesero che la cena iniziasse e che giungesse alla sua metà prima di alzarsi per annunciare la casa vincitrice. Richiamarono l'attenzione di tutti senza atti particolarmente evidenti, il solo alzarsi dei quattro aveva richiamato su di essi le attenzioni della sala intera e tutti sapevano che qualcosa ancora li avrebbe attese. Godric Grifondoro fu colui che prese la parola.

"Speriamo che fin'adesso abbiate gradito il nostro banchetto conclusivo. Prima che finiate di ripulire i piatti, però, abbiamo un annuncio da fare, quello che ognuno di voi attende con trepidante attesa: l'assegnazione della Coppa alla casata vincitrice. La casa i cui studenti, tra tutti, si sono distinti durante l'anno nell'eccellenza, nella bravura, nella competitività, la casa che per quest'anno è riuscita a farsi valere più delle altre"

Salazar Serpeverde subito dopo tale premessa, prese la parola a sua volta.

"Grandi onori spetteranno ai vincenti, ma tutti gli altri, dall'anno prossimo, avranno un nuovo obiettivo: migliorarsi, lavorare ancora più duramente, dimostrare di essere ancora migliori, di poter vincere a propria volta questo riconoscimento. Ogni anno il destino sarà diverso, sarete voi a crearvelo, sarete voi stessi a decretare, con i vostri atti, la vostra vittoria o la vostra sconfitta".

Dopo di lui, fu la volta di Rowena Corvonero che si fece avanti osservando la sala grande con cipiglio serio.

"Ma al di ciò quel che davvero importa è ciò che la coppa rappresenta: l'unità di una casata per esempio, ma allo stesso tempo il bagaglio culturale magico di cui vi siete appropriati. Si tratta di numeri, punti, che nella vita reale si trasformeranno in vita o in morte. La coppa non è una mera competizione fine a se stessa, ma è una metafora della vita. Se qui avete vinto, vincerete, se qui avete perso, avrete una seconda possibilità per ottenere una vittoria"

Ognuno di loro cercava di mostrare agli studenti un aspetto diverso, una sfaccettatura che poteva essere assunta dalla coppa delle case, perchè in effetti le letture potevano essere le più diverse ed ognuno di loro sperava che venissero comprese tutte. Infine, fu il turno di Helga Tassorosso.

"Infine è necessario che ricordiate ancora un'altra cosa: siete tutti maghi, siete tutti fratelli, le casate non devono rappresentare per voi delle divisioni invalicabili: per risolvere problemi e difficoltà ognuna delle casate può offrire delle risorse. Dunque non siate nemici tra di voi, ma amici e alleati".

Purtroppo durante quell'anno, in alcuni casi, erano emerse delle divergenze tra certi gruppi, divergenze che non sarebbero dovute esistere, almeno secondo alcuni di loro. Ma non era quello il luogo per affrontare tale problema. Era il momento di decretare la classifica definitiva. Fu Helga stessa a continuare.

"E adesso, la classifica. Al quarto posto, con 2050 punti, si trova la casata Tassorosso!"

Era proprio la sua casa quella ad essersi classificata ultima, un peccato, ma ciò non le evitò di far partire un applauso in direzione dei suoi studenti, che erano anche i meno numerosi della scuola, ma che comunque si erano fatti valere, staccando la prima casata di appena trecento punti.

"Al terzo posto, con 2066 punti, la casata Serpeverde!"

Un altro applauso partì per i Serpeverde, i quali non sembravano affatto soddisfatto, ad iniziare dal loro fondatore, il quale però si dimostrava anche abbastanza contenuto nella sua disapprovazione: era possibile che in quel momento i suoi progetti più importanti fossero anche altri. La classifica quindi poteva non essere una sua priorità.

"Al secondo posto, con 2298 punti, la casata Grifondoro!"

I Grifondoro batterono le mani più forte, anche se restarono evidentemente delusi di essere soltanto secondi: era evidente, dato il poco stacco dalla prima classificata, che puntassero alla vetta.

"Ed infine con, 2321 punti, al primo posto, vincitrice della coppa delle case, la casata di Corvonero!"

L'applauso fu più ampio e caloroso, i Corvonero, sempre molto composti, per una volta sembrarono veramente presi dall'euforia e sul viso di Rowena Corvonero comparve un sorriso disteso e soddisfatto.

La coppa era stata assegnata, i festeggiamenti sarebbero potuti continuare ad oltranza, almeno fin quando i presenti non si fossero stancati.

Dal giorno successivo in poi gli studenti avrebbero lasciato la scuola, alcuni sarebbero ritornati nelle proprie case, mentre chi non avrebbe avuto altro luogo dove recarsi avrebbe potuto raggiungere il vicino villaggio di Hogsmeade e ambientarsi lì fin quando Hogwarts non avesse riaperto nuovamente i suoi cancelli.
 
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Lisa Selwyn
view post Posted on 6/8/2014, 14:40     Top   Dislike




L'ultima serata di Hogwarts e poi Lisa sarebbe tornata al proprio castello. Avrebbe tanto voluto restare lì, ma purtroppo era praticamente un obbligo dover tornare dai propri parenti o si sarebbero insospettiti e avrebbero capito che Lisa nutriva la speranza di volersi separare dalla sua famiglia senza il suo consenso. Per il momento i suoi familiari erano soddisfatti delle notizie che aveva riportato loro riguardo le sue interessanti conoscenze ed i suoi possibili fidanzamenti, quindi non c'erano motivo per farli insospettire.
Ascoltò il discorso dei quattro fondatori, apprendendo, anche se non era una sorpresa, che la casata di Serpeverde era riuscita a raggiungere soltanto il terzo posto. Che disdetta! Lei non era certo il tipo da disperarsi, soprattutto conoscendo certi soggetti che facevano parte della casata, però non poteva fare a meno di dispiacersi, dato che lei era stata una delle studentesse che tra tutte aveva cercato di emergere.
Pazienza, si sarebbe consolata durante l'anno successivo. Nel frattempo avrebbe pensato a godersi l'ultima serata del banchetto di Hogwarts.
 
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view post Posted on 7/8/2014, 19:58     Top   Dislike
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Era finito. Il periodo del suo lavoro quella sera stessa sarebbe finito.
Prima però c'era un'ultima cosa da fare: assegnare la coppa delle case di quell'anno alla casata più meritevole.
E Damos si rendeva conto solo in quel momento di quanto avesse influito anche lui su quei punteggi da bravo insegnante qual'era, tanto alle conclusioni dei duelli a cui aveva offerto la sua supervisione in aiuto a Gòdric Grifondoro, quanto nelle sue stesse lezioni. I punti che aveva assegnato e tolto avevano contribuito a decidere quanto i fondatori avevano appena annunciato.
E seduto al tavolo dei maestri Damos ascoltava quanto gli studenti in particolare come lui stesso e gli altri maestri da assegnatori di punti avevano prodotto. La vittoria era della casata di Rowena, e Damos aveva visto tanto la felicità della fondatrice con più intelletto di loro quattro nei suoi occhi e in quelli dei suoi concasanei, quanto invece lo sgomento dei Tassorosso nel constatare il fatto che erano ultimi.
Un peccato, e Damos stesso era triste per loro, in quanto oltretutto suo fratello era fra loro.
Si sforzò di non sorridere né amareggiarsi, e chiudendo gli occhi pensò all'indomani, quando si sarebbe stabilito a Hogsmeade, il villaggio fondato da un tizio strano che lui aveva solo visto da qualche parte, Hengist.
Non vedeva l'ora di poter trovare una casa in attesa del nuovo anno scolastico.
 
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view post Posted on 8/8/2014, 22:49     Top   Dislike
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Il secondo posto era quindi spettato alla casata di Grifondoro. Layne applaudì insieme a tutti gli altri, con un sorriso sulle labbra, rendendosi conto che tutto sommato non fosse andata male alla loro casata. Avevano perso punti, ne avevano guadagnati, avevano vissuto delle situazioni particolari ed adesso la coppa spettava alla casata di Corvonero che evidentemente aveva fatto un qualcosa in più di loro. In quella casata erano riunite persone che conosceva da molto tempo come Alexander e Xavier, ma che allo stesso tempo durante quell'anno l'avevano delusa. Non sapeva esattamente quanto loro in particolare si meritassero quella vittoria; forse molto dal punto di vista didattico, ma da un punto di vista umano, che non riguardava direttamente i punti e la scuola, avrebbero dovuto classificarsi ultimi. Layne non era affatto in vena di perdoni gratuiti e ormai aveva accettato la propria rabbia, aveva deciso di convertirla in altro di ancora poco definito che si sarebbe poi meglio raffigurato durante il suo soggiorno ad Hogsmeade. Non si sarebbe recata a Laxton Castle come Seylen le aveva chiesto di fare: doveva mantenere le distanze, prendersi i suoi spazi, vivere la propria vita in modo molto diverso. Da sola, anche se sarebbe stata circondata da altri ragazzi e ragazze. Era certa che in questo modo qualcosa di buono sarebbe accaduto e sopratutto si sarebbe staccata dai Gaunt: lei lo era da parte di madre, ma non era più convinta di voler condividere con loro qualsiasi cosa: lei era diversa, non le piacevano tutti gli intrighi che stavano tessendo. Doveva meditare su cosa fare.
Intanto la festa andava avanti, gli arazzi erano colorati dei colori bronzo e blu, il cibo era gustoso e presto sarebbe finito tutto, almeno per un bel po'.
 
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view post Posted on 9/8/2014, 13:35     Top   Dislike
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Il Guardiano della Luce.


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Quando si parlò di "Coppa delle Case" e punteggi, Roxas non sapeva davvero cosa dire o pensare. Era bello venir premiati per i propri sforzi, certo: fino a quel momento, però, nonostante le spiegazioni che riceveva, aveva sempre pensato che i punteggi fossero solo un modo per dire agli studenti se avessero fatto un buon lavoro o meno ed era ciecamente convinto che non ci fosse altro. Solo in seguito, in quegli ultimi giorni, gli era stato spiegato che in realtà la Coppa era un modo per premiare le Case per il loro sforzo e un'occasione di unione per tutta la scuola. Non ci aveva ancora capito molto, infatti era rimasto seduto lì al tavolo, col mantello nero di Hogwarts e i suoi consueti vestiti, in assoluta ignoranza al riguardo. Quando però sentì il nome di Grifondoro, si unì al battito di mani generale, iniziando a capire di più. Forse. In realtà, aveva solo capito che tutti i punteggi accumulati in quell'anno erano serviti per quel preciso momento.

E, nonostante fosse un contadinotto abbastanza ignorante, aveva anche imparato a fare qualche operazione matematica a Hogwarts, abbastanza perché comprendesse, nella differenza di punteggi, che se Grifondoro non era in testa era soltanto per colpa sua. C'erano infatti quei trenta punti che Serpeverde gli aveva tolto dopo la sua sfuriata alla lezione. Trenta miseri punti che avrebbero portato la sua Casa in testa, con festeggiamenti ben maggiori...
Tuttavia, non poteva certo lamentarsi. Il secondo posto era comunque buono, no? E poi, nota più importante, aveva un delizioso banchetto di fronte agli occhi. Probabilmente l'ultimo per un bel pezzo, visto che sarebbe tornato presto a casa, dai suoi genitori. O forse sarebbe andato con Sora, a stare con la sua Tribù per un po'. Aveva paura di stare con la sua famiglia, e c'era la sua licantropia di mezzo. Sora aveva detto che alla Tribù sarebbero riusciti a gestirlo, cosa che, ovviamente, era fuori questione per il suo villaggio.

A proposito di Sora, era al tavolo di Tassorosso. Erano arrivati ultimi, ma almeno avevano superato i duemila punti: insomma, di certo non potevano dirsi del tutto sfortunati. Roxas lo guardò con un ampio sorriso, sperando di poterlo poi vedere con calma più tardi e parlargli dei suoi progetti per quando fossero usciti dalla scuola.
- Ehi, Layne - disse sorridendo alla ragazza. - Tu cosa farai? Resterai a Hogsmade? - era un villaggio poco lontano da Hogwarts, nato da poco, ma ne sapeva pochissimo. Solo che alcuni allievi potevano stare lì.
 
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view post Posted on 10/8/2014, 16:36     Top   Dislike
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Layne aveva iniziato a servirsi da mangiare e aveva tra le mani una coscia di pollo con sopra della salsina speziata che le dava un sapore davvero molto desiderabile, come ogni tipo di cibo che veniva servito ad Hogwarts, ma per quel giorno gli elfi domestici avevano dato il meglio di sè stessi. Era circondata da tutte le parti da compagni di casata, di fronte a lui si trovava Roxas Gadwyn, il ragazzo forse più conosciuto della scuola, anche se non lo si sarebbe potuto definire allo stesso modo "popolare". Roxas era tutt'altro che popolare, ne aveva combinate di tutti i colori, era un ragazzo strano, problematico, ma con cui Layne ogni tanto si fermava a parlare. Le aveva raccontato, una volta, la triste storia del suo villaggio e in questo modo Layne si era fatta una vaga idea del contesto in cui era visuto, un contesto che a lei non sarebbe piaciuto, come non piaceva neanche a lui. Forse pensando a questo, il ragazzo le rivolse una domanda su cosa avrebbe fatto dopo.
"Ciao Roxas. Io sì... credo che andrò ad Hogsmeade. Immagino che sarà interessante provare a vivere in modo indipendente."
Avrebbe sicuramente imparato molte cose: come cucinare, come lavare i panni, come sistemare una casetta, il tutto in modo medievale. Forse la sistemazione non sarebbe stata delle migliori, dato che lei aveva sempre vissuto in spazi molto grande, ma avrebbe fatto il sacrificio di adattarsi alla casetta di un piccolo villaggio.
"Ci sarai anche tu?"
Se ci fosse stato, sarebbero stati in due. Non sapeva cosa avrebbero fatto gli altri compagni di scuola, ma avere accanto qualcuno avrebbe potuto essere utile nel caso in cui non fosse riuscita a sopperire da sola alle necessità giornaliere.
 
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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 11/8/2014, 12:01     Top   Dislike




Katherine mangiava in silenzio al tavolo dei Serpeverde.
Non poteva credere che Corvonero avesse vinto la Coppa delle Casate. Avrebbe passato un'intera estate a sentirsi dire quanto fossero stati bravi gli studenti della Casata di sua madre, magari con tanto di elogio a sua sorella che sicuramente aveva portato chissà quanti punti.
Occhieggiò il tavolo alla ricerca di Ares con lo sguardo, ma non riuscì a trovarlo. Forse aveva voluto saltare la noiosa cerimonia per arrivare più tardi, in effetti avrebbe fatto solo bene. Non era stato detto niente di che, aveva avuto solo a che fare con lo sguardo e il sorriso tronfio di sua madre...
E così si apriva una noiosissima estate. Non c'era assolutamente nulla da fare, a parte i compiti, ma per quelli avrebbe tentato di corrompere Helèna per farli al posto suo. Magari avrebbe scritto ad Ares... chissà come sarebbe stata la sua estate, sicuramente ricca di avvenimenti interessanti e ricevimenti degni di una principessa. Forse avrebbe chiesto direttamente ad Alcaeus Wisdom di parteciparvi, sua madre le avrebbe detto certamente di no. Sua madre le diceva di no sempre, ora che ci pensava. Be', non era forse quello lo scopo di Hogwarts? Trovare un buon marito per le fanciulle di alto lignaggio?
Lo sguardo di Katherine volò al tavolo degli insegnanti, alla ricerca del suo mentore, Lord Salazar. Avrebbe fatto di tutto per renderlo orgoglioso! Salazar diceva sempre che era necessario mantenere il sangue puro, e lei aveva tutta l'intenzione di farlo.
Arrossendo, sorrise e si portò il calice alle labbra.
 
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6 replies since 5/8/2014, 21:15   168 views
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