| Il primo anno di vita della scuola di Hogwarts era passato ed era ormai tempo di tirare le fila di ciò che era stato vissuto da studenti e maestri. Le lezioni avevano dato i loro frutti e il sistema dei punti e della coppa delle case era servito come incentivo così da far ottenere ad ogni studente un bottino concreto che potesse renderlo fiero di farsi valere per la propria casata. Quella sera, l'ultima prima della pausa estiva, tutta la scuola era riunita al banchetto che prevedeva i saluti finali, i resoconti e la nomina della casata vincitrice. I quattro fondatori era seduti al centro del grande tavolo infondo alla sala, mentre tutti gli altri maestri erano accomodati agli estremi del tavolo. Gli studenti di tutte le casate riempivano, come sempre, i tavoli relativi, vestiti dei colori rappresentativi della propria casata. I fondatori attesero che la cena iniziasse e che giungesse alla sua metà prima di alzarsi per annunciare la casa vincitrice. Richiamarono l'attenzione di tutti senza atti particolarmente evidenti, il solo alzarsi dei quattro aveva richiamato su di essi le attenzioni della sala intera e tutti sapevano che qualcosa ancora li avrebbe attese. Godric Grifondoro fu colui che prese la parola.
"Speriamo che fin'adesso abbiate gradito il nostro banchetto conclusivo. Prima che finiate di ripulire i piatti, però, abbiamo un annuncio da fare, quello che ognuno di voi attende con trepidante attesa: l'assegnazione della Coppa alla casata vincitrice. La casa i cui studenti, tra tutti, si sono distinti durante l'anno nell'eccellenza, nella bravura, nella competitività, la casa che per quest'anno è riuscita a farsi valere più delle altre"
Salazar Serpeverde subito dopo tale premessa, prese la parola a sua volta.
"Grandi onori spetteranno ai vincenti, ma tutti gli altri, dall'anno prossimo, avranno un nuovo obiettivo: migliorarsi, lavorare ancora più duramente, dimostrare di essere ancora migliori, di poter vincere a propria volta questo riconoscimento. Ogni anno il destino sarà diverso, sarete voi a crearvelo, sarete voi stessi a decretare, con i vostri atti, la vostra vittoria o la vostra sconfitta".
Dopo di lui, fu la volta di Rowena Corvonero che si fece avanti osservando la sala grande con cipiglio serio.
"Ma al di ciò quel che davvero importa è ciò che la coppa rappresenta: l'unità di una casata per esempio, ma allo stesso tempo il bagaglio culturale magico di cui vi siete appropriati. Si tratta di numeri, punti, che nella vita reale si trasformeranno in vita o in morte. La coppa non è una mera competizione fine a se stessa, ma è una metafora della vita. Se qui avete vinto, vincerete, se qui avete perso, avrete una seconda possibilità per ottenere una vittoria"
Ognuno di loro cercava di mostrare agli studenti un aspetto diverso, una sfaccettatura che poteva essere assunta dalla coppa delle case, perchè in effetti le letture potevano essere le più diverse ed ognuno di loro sperava che venissero comprese tutte. Infine, fu il turno di Helga Tassorosso.
"Infine è necessario che ricordiate ancora un'altra cosa: siete tutti maghi, siete tutti fratelli, le casate non devono rappresentare per voi delle divisioni invalicabili: per risolvere problemi e difficoltà ognuna delle casate può offrire delle risorse. Dunque non siate nemici tra di voi, ma amici e alleati".
Purtroppo durante quell'anno, in alcuni casi, erano emerse delle divergenze tra certi gruppi, divergenze che non sarebbero dovute esistere, almeno secondo alcuni di loro. Ma non era quello il luogo per affrontare tale problema. Era il momento di decretare la classifica definitiva. Fu Helga stessa a continuare.
"E adesso, la classifica. Al quarto posto, con 2050 punti, si trova la casata Tassorosso!"
Era proprio la sua casa quella ad essersi classificata ultima, un peccato, ma ciò non le evitò di far partire un applauso in direzione dei suoi studenti, che erano anche i meno numerosi della scuola, ma che comunque si erano fatti valere, staccando la prima casata di appena trecento punti.
"Al terzo posto, con 2066 punti, la casata Serpeverde!"
Un altro applauso partì per i Serpeverde, i quali non sembravano affatto soddisfatto, ad iniziare dal loro fondatore, il quale però si dimostrava anche abbastanza contenuto nella sua disapprovazione: era possibile che in quel momento i suoi progetti più importanti fossero anche altri. La classifica quindi poteva non essere una sua priorità.
"Al secondo posto, con 2298 punti, la casata Grifondoro!"
I Grifondoro batterono le mani più forte, anche se restarono evidentemente delusi di essere soltanto secondi: era evidente, dato il poco stacco dalla prima classificata, che puntassero alla vetta.
"Ed infine con, 2321 punti, al primo posto, vincitrice della coppa delle case, la casata di Corvonero!"
L'applauso fu più ampio e caloroso, i Corvonero, sempre molto composti, per una volta sembrarono veramente presi dall'euforia e sul viso di Rowena Corvonero comparve un sorriso disteso e soddisfatto.
La coppa era stata assegnata, i festeggiamenti sarebbero potuti continuare ad oltranza, almeno fin quando i presenti non si fossero stancati.
Dal giorno successivo in poi gli studenti avrebbero lasciato la scuola, alcuni sarebbero ritornati nelle proprie case, mentre chi non avrebbe avuto altro luogo dove recarsi avrebbe potuto raggiungere il vicino villaggio di Hogsmeade e ambientarsi lì fin quando Hogwarts non avesse riaperto nuovamente i suoi cancelli.
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