Linda Mallark |
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| Dopo pochi istanti di attesa il signor Ollivander comparve dal retro, la osservò per alcuni istanti, quasi volesse guardarle dentro l'anima, poi silenziosamente come era arrivato si diresse verso i mille e più scaffali che tappezzavano l'intera bottega e ne fece ritorno con in mano un paio di scatoline dalla forma allungata, poi ne aprì una dicendo:
-Legno di Larice, nucleo in corde di cuore di drago, tredici pollici, flessibile-
Linda spalancò gli occhi mentre il mago le porgeva il catalizzatore magico indicandole un manichino su cui poteva provarlo; aveva da sempre avuto una passione per le bacchette magiche e questo l'aveva portata a leggere molto sull'argomento e si ricordava ancora le parole di quel vecchio libro a proposito del legno di larice e del nucleo di corde di cuore di drago:
"Larice Resistente, durevole e di colore caldo, è ricco di poteri e affascinante e le sue bacchette hanno fama di instillare fiducia e coraggio in chi le usa, per questo la loro richiesta è sempre superiore alle scorte. E' però difficile da soddisfare quando deve scegliere il suo proprietario ed è molto più insidiosa da maneggiare di quanto possa apparire. Sono bacchette dai talenti nascosti e dagli effetti imprevedibili, caratteristiche tipiche anche del suo padrone ideale. Spesso la strega o il mago destinati a una bacchetta di larice si rendono conto dei loro considerevoli talenti solo quando si uniscono a essa, diventando una coppia eccezionale."
"Drago Dalle corde di cuore di drago si ottengono le bacchette più potenti, tendono ad imparare più in fretta delle altre e anche se possono cambiare lealtà legano in maniera molti forte con chi le possiede. E' la più facile da convertire alle Arti Oscure anche se non lo fa di sua spontanea iniziativa ed è incline agli incidenti per via del suo essere lunatica."
Non sapeva se aveva le caratteristiche che cercava la bacchetta e aveva paura di sbagliare tutto. Prese un bel respiro e afferrò la bacchetta impugnandola saldamente, si prese un attimo per amminarne la magnifica fattura poi la puntò verso il manichino sperando di non combinare un disastro.
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