La storia e la leggenda, Per tutti i Grifondoro

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view post Posted on 3/7/2014, 11:45     Top   Dislike
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Camminava fiero e soddisfatto tra i corridoi di quella scuola già poco prima che gli studenti vi arrivassero. E ancora lo aveva fatto quando erano arrivati, riempiendo i vuoti e i silenzi che il grande castello aveva custodito nell'attesa che venissero sostituiti con pienezza e suoni.
Adesso di nuovo si incamminava per quelle rampe e per quei corridoi con la consapevolezza di aver creato, insieme agli altri tre fondatori, un luogo che avrebbe rappresentato sicurezza, che sarebbe stato di aiuto e di conforto a tutti quei maghi che al di fuori rischiavano tutti i giorni la propria vita.
Godric era appena ritornato da un breve viaggio che lo aveva portato fuori dal castello: voleva capire principalmente se qualcosa fosse cambiato tra quei babbani, se avessero smesso di accusare i maghi e di imprigionarli, ma purtroppo non era così. I maghi sembravano venir fuori come funghi, ne aveva aiutati almeno una dozzina solo durante quei pochi giorni e non aveva potuto non dire loro che se avessero cercato un rifugio, avrebbero potuto trovarlo vicino Hogwarts. La scuola era stata concepita per i giovani e se avessero accolto chiunque allora avrebbe potuto perdere il suo scopo, che non era quello di dar ricovero a chiunque, ma di istruire gli allievi. Ma in caso di bisogno, sarebbe stato facile chiedere aiuto ai fondatori da una posizione privilegiata. Aveva quindi visto molti maghi prendere le proprie cose e muoversi verso Hogwarts, creare capanne, tende, alloggi di fortuna, tanto che Helga aveva suggerito che qualcuno dei loro studenti avrebbe potuto anche trovare posto lì se non avesse avuto altro posto in cui andare. I quattro fondatori infatti sarebbero andati via per alcuni mesi, alla ricerca di altri maghi in zone più remote dell'isola e forse anche oltre i suoi confini, verso l'Irlanda. Se non fosse stato così allora non sarebbe servito che gli studenti tornassero nelle loro case.
Godric si stava dirigendo alla sala comune dei Grifondoro proprio per dare loro questa notizia.
Indossava un lungo e sgargiante mantello nero, un capello marrone e a punta, da mago, portava al fianco una spada pregiata di fattura elfica che usata per combattere quasi più della propria bacchetta.
Entrò nella sala e si sedette su una delle poltrone, poggiato di lato il cappello, raccogliendo il mantello e sistemando la spada in piedi, poggiata alla poltrona. Avrebbe aspettato lì i suoi studenti, certi che avrebbero avuto almeno un buon motivo per fermarsi e parlare con lui.

 
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Josh Howard Stevenson
view post Posted on 3/7/2014, 14:40     Top   Dislike




Josh era comodamente seduto in biblioteca: la scuola era quasi giunta al termine perciò aveva molto tempo libero. Aveva appena preso da uno scaffale un grosso tomo marrone rilegato in pelle. Tornò a sedere e si mise a sfogliarlo. Anche lì niente di interessante, ne aveva già sfogliati quattro e ancora niente... Possibile che fossero tutti nel reparto proibito i libri interessanti ?
A Josh non sarebbe dispiaciuto farci una visitina, ma per non passare guai rimase dov'era.
Basta ! Non ne poteva più di starsene lì a leggere cose che lo annoiavano, si alzò irritato e si diresse verso la sua scala comune.
Tra lui e la sua torre c'erano migliaia di gradini, inoltre le scale non stavano ferme, a loro piaceva cambiare, era una vera seccatura dover salire e scendere tutti i giorni. Almeno si teneva "allenato".
Pochi passi lo dividevano dal quadro che nascondeva l'entrata quando disse la parola d'ordine scandendo bene ogni lettera.
Era finalmente arrivato, amava la tranquillità della sua sala comune e anche se in pochi condividevano i suoi ideali, lui lì si trovava bene. Si era ambientato in pochissimo tempo e a differenza di altri, lui non aveva nostalgia della propria casa.
A differenza di come pensava lui, non era solo: ad aspettarlo c'era Sir Godric, il fondatore della Casa di Grifondoro.
Buongiorno Sir Godric ! gli disse con un inchino. Pensava di aver usato il tono giusto per parlare ad un Fondatore. Un tono formale ed educato.
Che cosa ci fate quì ? Se avete bisogno di qualcosa sono al Vostro servizio !
Detto questo, il biondo, si sedette su una poltrona vicino al camino, ad attendere un ordine del Fondatore...
 
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view post Posted on 3/7/2014, 21:05     Top   Dislike
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Si poteva dire che Layne avesse dormito per tutto il pomeriggio e puntualmente si era risvegliata con una strana sensazione alla testa, tipica di quando dormi troppo e male e dunque ti risvegli ancor peggio di come ti sei addormentata.
Quando era andata a letto aveva appena finito di consultare un grosso volume su delle strane magie che aveva reperito in biblioteca nella speranza di trovare qualcosa di utile ed interessante, ma ciò che aveva letto era troppo complicato per la sua umile mente da Grifondoro annoiata, quindi avrebbe fatto meglio a chiedere assistenza a qualcun altro oppure a rileggere il testo in un altro momento di maggiore lucidità. Insomma, non era stupida, avrebbe potuto comprendere qualsiasi cosa, ma doveva aspettare che le motivazioni in lei riemergessero una buona volta.
Per recuperare un po' di lucidità scese in sala comune e si bloccò di colpo quando vide la presenza più che ingombrante di Godric Grifondoro. Wow, non aveva mai avuto l'onore di trovarsi a così pochi metri da lui, nè di avere l'opportunità di parlargli come sarebbe potuto accadere in quel momento, trovandosi lui nella sala comune. Solitamente quando un maestro si trovava lì era per dare delle comunicazioni agli studenti, no?
Layne si avvicinò cercando quasi di non farsi vedere, ma poi raggiunse anche lei le poltrone, incuriosita da quella leggendaria figura che si trovava lì. Non aveva mai considerato una vera fortuna quella di essere stata catapultata in quell'era, però stando davanti a Grifondoro in persona, qualcosa cambiava nella sua testa. Quanti maghi potevano vantarsi di averlo conosciuto e di aver respirato la sua stessa aria? Davvero pochi, pochissimi e adesso lei era una tra questi. Per un attimo pensò che avrebbe anche potuto morire felice con questa consapevolezza. Un attimo dopo però realizzò che morire così presto non rientrava affatto tra i suoi piani.
Con un timido cenno del capo salutò il fondatore, facendosi piccola piccola e poi sedendosi su un'altra poltrona. Lanciò uno sguardo incerto anche all'altro ragazzo che era presente lì, quindi abbassò lo sguardo.
 
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view post Posted on 11/7/2014, 13:06     Top   Dislike
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Il Guardiano della Luce.


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In quei giorni, la vita di Roxas sembrava procedere finalmente per il verso giusto. Le trasformazioni, seppur insopportabili e dolorose, non erano più quell'inferno di prima. La presenza di Sora lo aiutava a sopportarle, gli dava un motivo valido per continuare a lottare contro la bestia che cercava sempre di sopraffare la sua volontà. A volte, pensava di poter uscire dalla Foresta, ma sapeva che fosse impossibile. Sora era sempre assistito da almeno un insegnante, solitamente il Maestro Caelum, ed era giusto così. Anche se sentiva un maggior controllo di sé, la bestia era sempre lì in agguato, non poteva mai abbassare la guardia neppure quando credeva di essere al sicuro. Eppure, nonostante le sue sfortune fossero sempre quelle, non si sentiva più così demotivato come prima.

In parte, gran parte, lo doveva a Sora. Ma non solo a lui. Anche Grifondoro lo aveva messo sulla giusta rotta, rendendogli le cose più semplici, aiutandolo a sentirsi meglio, facendogli capire, poco per volta, che le sue capacità non erano una maledizione ma un semplice modo di essere. Erano parte di lui fin dalla nascita e non aveva motivo alcuno di disprezzarle o cercare di liberarsene. La Magia era nel suo sangue e sarebbe stato in quello dei suoi discendenti, tecnicamente. Purtroppo, c'erano una serie di piccoli ostacoli che rendevano l'avere degli eredi tutt'altro che possibile, ma non se ne preoccupava più di tanto.

Dopo una breve sosta al parco, dove si esercitò goffamente con la sua spada malridotta, Roxas tornò al dormitorio, piuttosto stanco ma non tanto da sentire il bisogno di dormire. Sora studiava molto in quel periodo, e passavano anche interi giorni senza vedersi. Aveva provato a chiedergliene il motivo, ma il Tassorosso si limitava a risposte piuttosto evasive. Non aveva memoria chiara delle notti di luna piena, ma sembrava sempre tentare di fare qualcosa. Be', l'importante era che stesse bene e che non gli nascondesse qualcosa di grave. Non voleva affatto che si ripetessero certi incidenti come quelli che avevano portato quella serie di situazioni orribili a inizio anno.

- S... Ser Grifondoro? - farfugliò entrando nel dormitorio a occhi spalancati. Il Fondatore non era certo una presenza estranea, dopotutto lo vedevano alle lezioni e per i corridoi, ma era raro che visitasse la sua stessa torre. Roxas abbozzò un piccolo inchino, goffo come sempre, chiedendosi per quale motivo fosse lì proprio quella sera. L'anno era ormai finito, ad ogni modo, quindi forse voleva tirare le somme della situazione. - Com'è andato il vostro viaggio? - gli domandò quindi, avvicinandosi timidamente. Era così insolito vedere il Fondatore così vicino a loro, come una "persona normale", che non sapeva cosa dire. - Io... ehm... - deglutì. - Volevo ringraziarvi. Per ciò che sono adesso - aggiunse con un sorriso sincero, anche se imbarazzato. Si avvicinò a Layne, restando in piedi e vedendo che aveva un'aria piuttosto imbarazzata a sua volta. Oltre a loro c'era un ragazzo, Josh, con cui non aveva mai parlato, ma che sembrava euforico alla vista del Fondatore.
 
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view post Posted on 13/7/2014, 14:34     Top   Dislike
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Gli studenti arrivarono e Godric li accolse con un viso sereno, ma che esprimeva anche ferrea decisione e uno spirito determinato. Lui non era tipo da sorrisi perenni, ma più che altro da sguardi di approvazione che non avrebbe mancato di dispensare qualora fosse stato opportuno. Ma niente andava regalato, tutto guadagnato.
"Mi trovo qui per parlare con voi. Tutti voi."
Rispose con voce ferma e seria rivolgendosi a Josh, uno degli ultimi arrivati al castello, ma il primo ad essere arrivato nella sala. Fu seguito da altri studenti, come Layne Gaunt, silenziosa nuova parente dell'altro fondatore, Salazar Serpeverde. Eppure non era la solita discendente di fondatore che si trovava in una casata diversa rispetto al corrispettivo fondatore: anche una delle figlie di Rowena aveva avuto un tale destino, venendo scelta proprio da Salazar.
Arrivò poi anche Roxas Gadwyn, studente che aveva dato non pochi grattacapi a tutti i fondatori con la sua presenza, ma erano proprio gli studenti come lui il motivo che aveva spinto i quattro a creare quella scuola e sentire il suo ringraziamento per ciò che era diventato, fu già un motivo di vittoria: in lui si era verificato un cambiamento vitale, un'evoluzione che altrimenti non si sarebbe potuta verificare in modo alcuno.

"Vi dò il benvenuto. A breve ognuno di voi potrà fare ritorno alle proprie case per un breve periodo, ma prima di lasciarci vorrei accertarmi che i momenti trascorsi qui ad Hogwarts abbiano portato i loro frutti. Roxas, dalle tue parole ciò sembra essere accaduto. E per voi? Il nostro impegno è stato dedicato all'ottenimento di obiettivi e se questi non sono stati raggiunti, per dei motivi a noi ignoti, è bene che ci venga fatto notare, in modo da poter riparare in futuro. Essere dei maestri è compito assai difficile, lo è ancora di più quando il compito richiede sforzi e sacrifici imponenti, seppur con futuri guadagni per chi ne trova giovamento"
Disse così Godric osservando coloro che erano lì raccolti nell'ascolto delle sue parole. Lui aveva parlato, adesso sarebbe spettato a loro dir qualcosa o magari non dir nulla se proprio credevano che non andasse fatto. La speranza però era proprio la prima, così da poter imparare in cosa migliorarsi per il futuro.

 
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view post Posted on 23/7/2014, 11:20     Top   Dislike
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Quello che chiedeva ser Grifondoro era abbastanza ovvio e Layne avrebbe tanto voluto rivelare a Grifondo che quella scuola avrebbe vissuto per moltissimo tempo, lei poteva confermarlo, ma ovviamente non era pensabile una tale rivelazione, sopratutto davanti anche agli altri studenti. Di certo però se avesse dovuto limitarsi alle sue esperienze durante quei mesi non avrebbe certo potuto lamentarsi. Era un po' intimidita dalla figura di Grifondoro, ma ci teneva davvero a non restare in silezio facendo la figura della fanciulla timida ed ingenua.
"E' stata un'esperienza profondamente positiva, mio lord. La mia abilità magica si è sicuramente accresciuta, non sarebbe accaduto allo stesso modo senza la scuola"
Disse Layne con tutta la sua sincerità, ben sapendo che lì o in un altro tempo Hogwarts sarebbe stata sempre presente nella sua vita. Se solo fossero capitati un anno prima invece non ci sarebbe stato nulla, sarebbero stati completamente allo sbaraglio e la ragazza non avrebbe affatto voluto pensare a ciò che sarebbe accaduto loro altrimenti.
Non aggiunse altro immaginando che anche gli altri studenti avrebbero avuto qualcosa da aggiungere alle sue parole: non erano tutti uguali, provenivano da esperienze profondamente diverse, dunque anche le loro opinioni sarebbero state tali.
 
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5 replies since 3/7/2014, 11:45   137 views
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