Il Guardiano della Luce. - Group:
- Grifondoro
- Posts:
- 6,345
- Punti Guadagnati:
- +45
- Status:
| |
| In quei giorni, la vita di Roxas sembrava procedere finalmente per il verso giusto. Le trasformazioni, seppur insopportabili e dolorose, non erano più quell'inferno di prima. La presenza di Sora lo aiutava a sopportarle, gli dava un motivo valido per continuare a lottare contro la bestia che cercava sempre di sopraffare la sua volontà. A volte, pensava di poter uscire dalla Foresta, ma sapeva che fosse impossibile. Sora era sempre assistito da almeno un insegnante, solitamente il Maestro Caelum, ed era giusto così. Anche se sentiva un maggior controllo di sé, la bestia era sempre lì in agguato, non poteva mai abbassare la guardia neppure quando credeva di essere al sicuro. Eppure, nonostante le sue sfortune fossero sempre quelle, non si sentiva più così demotivato come prima.
In parte, gran parte, lo doveva a Sora. Ma non solo a lui. Anche Grifondoro lo aveva messo sulla giusta rotta, rendendogli le cose più semplici, aiutandolo a sentirsi meglio, facendogli capire, poco per volta, che le sue capacità non erano una maledizione ma un semplice modo di essere. Erano parte di lui fin dalla nascita e non aveva motivo alcuno di disprezzarle o cercare di liberarsene. La Magia era nel suo sangue e sarebbe stato in quello dei suoi discendenti, tecnicamente. Purtroppo, c'erano una serie di piccoli ostacoli che rendevano l'avere degli eredi tutt'altro che possibile, ma non se ne preoccupava più di tanto.
Dopo una breve sosta al parco, dove si esercitò goffamente con la sua spada malridotta, Roxas tornò al dormitorio, piuttosto stanco ma non tanto da sentire il bisogno di dormire. Sora studiava molto in quel periodo, e passavano anche interi giorni senza vedersi. Aveva provato a chiedergliene il motivo, ma il Tassorosso si limitava a risposte piuttosto evasive. Non aveva memoria chiara delle notti di luna piena, ma sembrava sempre tentare di fare qualcosa. Be', l'importante era che stesse bene e che non gli nascondesse qualcosa di grave. Non voleva affatto che si ripetessero certi incidenti come quelli che avevano portato quella serie di situazioni orribili a inizio anno.
- S... Ser Grifondoro? - farfugliò entrando nel dormitorio a occhi spalancati. Il Fondatore non era certo una presenza estranea, dopotutto lo vedevano alle lezioni e per i corridoi, ma era raro che visitasse la sua stessa torre. Roxas abbozzò un piccolo inchino, goffo come sempre, chiedendosi per quale motivo fosse lì proprio quella sera. L'anno era ormai finito, ad ogni modo, quindi forse voleva tirare le somme della situazione. - Com'è andato il vostro viaggio? - gli domandò quindi, avvicinandosi timidamente. Era così insolito vedere il Fondatore così vicino a loro, come una "persona normale", che non sapeva cosa dire. - Io... ehm... - deglutì. - Volevo ringraziarvi. Per ciò che sono adesso - aggiunse con un sorriso sincero, anche se imbarazzato. Si avvicinò a Layne, restando in piedi e vedendo che aveva un'aria piuttosto imbarazzata a sua volta. Oltre a loro c'era un ragazzo, Josh, con cui non aveva mai parlato, ma che sembrava euforico alla vista del Fondatore.
|