Garm si pentì immediatamente di aver fatto il riferimento a suo padre.
Aveva fatto impallidire l'uomo, e l'improvviso cambio di maniere (non gli dava più del lei, ma del tu) gli fece capire che qualcosa di legato a suo padre lo aveva sconvolto.
Il che non era certo una bella cosa, anche se non poteva sapere che l'uomo lo conosceva. Era inoltre ovvio che doveva aver sentito il nome del destinatario alla lettera. E forse era proprio il nome di suo padre che lo aveva ridotto in quello stato.
"Ma che...?"Osò, ma non fece in tempo a terminare la frase: un altro gufo era entrato dalla finestra e aveva consegnato una busta. Il Maestro aveva cominciato a leggere il contenuto del foglio presente all'interno, e Garm avvertiva la tensione di quella stanzaq, che era tale che avrebbe potuto tastarla con la punta di una delle sue frecce.
Poi... il momento più temuto: il mago aveva finito di leggere, e lo aveva guardato.
In quella lettera doveva evidentemente esserci scritto di lui.
Ma il problema era: quel mago, con lui, che diamine aveva a che fare? Garm non l'aveva mai visto in vita sua!
"Garm... leggi qui, per favore."
Adesso anche a Garm rischiò di venire un infarto. Quel mago conosceva il suo nome! E gli parlava in tono confidenziale! Questo era davvero troppo: doveva saperne di più. Accettò dunque di prendere il secondo foglio presente nella busta e iniziò a leggere ciò che c'era scritto:
Caro Garm,
Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che Damos ti ha trovato.
Adesso ti starai chiedendo: chi è Damos?
Una volta ti ho raccontato del fatto che, prima di tua madre, ho avuto un'altra moglie, morta di parto. Da lei ebbi un figlio, a cui, col suo ultimo respiro, dette il nome Damos.
Io cercai di accudirlo al meglio, ma... hai presente il fatto che, quando tentavi di parlare dei babbani, io diventavo scorbutico? Bene, ora ti spiego anche questo.
Io e Damos avevamo posizioni ben diverse nei confronti dei babbani: io contro, lui a favore, e ciò fece sì che, in seguito a una lite, ci separammo.
Ma non è tutto.
Di recente, ci riincontrammo, e ci riconciliammo.
Ora lui è maestro di Astronomia a Hogwarts, e sono molto orgoglioso di lui... adesso, però, mi pare di aver dilungato troppo oltre questa lettera, e sono sicuro che questo tuo fratellastro tu lo voglia conoscere meglio, e mi auguro valga lo stesso per lui.
Ti auguro ogni bene,
-Artegan.
A Garm cadde il foglio di mano, e lui stesso cadde in ginocchio.
Quell'uomo lì... molto più grande di lui, nonché suo maestro... era... il suo... fratellastro!? Perché suo padre gli aveva tenuto nascosto tutto ciò? Perché? Perché non gli aveva detto nulla?
"E d-dunque... M-Maestro Halfelf... s-siete... il m-mio... fratellastro?"Non seppe aggiungere altro.
L'unica cosa che ancora si chiedeva era come Damos avrebbe reagito.
La notizia di avere un fratellastro sconosciuto doveva essere stata per entrambi sconvolgente, e quindi doveva essere pronto a tutto...