Richiamare alla memoria, Privata, Barone Mowbray

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view post Posted on 9/6/2014, 16:46     Top   Dislike
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Dinanzi a me solo fuoco, tombe ed ombre.
L'acre odore della morte persiste intorno e dentro di me, eppure il drago inciso sul mio braccio sinistro mi aveva avvertito. Un giorno sarebbe tornata.
Lei, la coscienza.
Si muove, danzando come una dolce melodia composta dall'arpa e dal piano, forse un flauto ed un violino ogni tanto fanno capolino, per poi cessare, morire come foglie calpestate dai deleteri raggi del terribile astro pungente.
Perché? Mi chiedo.
Una voce bussa alla mia porta, incessantemente batte senza udire risposta, perché?
Lacrime, calde, umide, si fanno avanti per tentare di uscire, ma niente.
L'involucro che le contiene è troppo forte, oppure è il loro desiderio di liberarsi che pare ancora sorprendentemente debole.-



Stava ancora dormendo, prima che si destasse di soprassalto, ansimando e guardando il vuoto, più buio che mai.
Si massaggiò le tempie come se volesse alleviare un dolore che avvertiva solo nella sua folle testa.
Si guardò intorno e non vide nessuno, a parte una distesa immensa di coppe d'oro e d'argento.
Intorno a lui: la Sala Trofei.

Edited by Draco Von Vukich - 1/7/2015, 16:38
 
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view post Posted on 9/6/2014, 23:51     Top   Dislike
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Il Barone Sanguinario

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Quella era una delle sale del castello che tra tutte aveva attirato maggiormente la sua attenzione. Vi erano premi, trofei, teste di cinghiale appartenenti per di più ai fondatori, ai maestri e a maghi loro conoscenti, messe lì per ispirare ai nuovi giovani maghi degli esempi da imitare nella speranza di diventare un giorno abili come essi.
Quei trofei non erano solo degli oggetti, ma dei riconoscimenti collettivi di bravura e se uno studente avesse deciso di imitare anche solo uno di loro, avrebbe potuto sperare di diventare "grande".
L'unica persona da cui Thomas avrebbe voluto prendere esempio però era colei che non esisteva. Avrebbe potuto pensare a Serpeverde, ma tale mago per quanto grande non navigava in acque profonde e piene di pericoli, non era legato al mare in alcun modo. Thomas invece credeva che quello fosse il suo destino e non solo come capitano di una compagnia commerciale, ma di una che potesse girare per i mari alla ricerca di avventure, isole misteriose, mostri da sconfiggere e dominare, principesse da salvare. Se si era ricato lì era solo per accertarsi che nessuno dei maghi lì ricordati avesse avuto mai niente a che fare con il mare; se lo avesse trovato sarebbe stato di certo meglio.
Entrò nella sala trofei e gli parve non vedere nessuno, iniziò così ad aggirarsi per le teche. Solo in un secondo momento si accorse di non essere solo e quando accadde avrebbe preferito continuare a credere di non avere compagnia. Ecco, se fosse stato fortunato l'altro ospite indesiderato sarebbe uscito prima di accorgersi della sua presenza.
 
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view post Posted on 11/6/2014, 13:57     Top   Dislike
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Delirio, dolore, onta e vergogna.
E poi il suo viso, così lontano nella nebbia del mio cuore.
Così semplicemente dionisiaco.


Frammenti dell'anima di Draco erano sparsi ovunque nella candida e trasparente mente del giovane.
Di colpo venne destato da un sonno profondo che persisteva da secoli, forse millenni, ma essendo inventata il tempo come convenzione, si potrebbe tranquillamente dire "da pochi minuti".

Il Serpeverde aveva sussultato, la muscolatura rilassata si era di colpo irrigidita, fatta tesa, il busto eretto e gli occhi sbarrati.
Qualcosa l'aveva toccato, o meglio cinto.
Era incinto.
E forse sarebbe stato più corretto dire "qualcuno".
Avvertiva una presenza dietro di lui, intorno a lui, ovunque.
In verità si rese presto conto che la maggior parte delle cose che avvertiva non erano altro che fantasmi nella sua mente. Non c'era niente intorno a lui, niente dietro, davanti, accanto.
Eppure egli percepiva chiaramente la presenza di un altro individuo.
Deglutì e sbatté le palpebre un paio di volte, per ricordarsi che era sia sveglio che vivo.
Le iridi chiare lievemente appannate si spostarono nel vuoto, vagando alla ricerca di un soggetto su cui posarsi.
Ed eccolo, lì, Barone Thomas Edwin Mowbray.
Tirò un sospiro, certamente non di sollievo, e gli si avvicinò cautamente.
-Barone Mowbray, il destino ci riunisce ancora. Immagino non siate qui per lucidare trofei.-
 
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view post Posted on 13/6/2014, 19:42     Top   Dislike
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Il Barone Sanguinario

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Niente da fare, non era stato fortunato, Draco Von Vukich, una volta avvertita la sua presenza, non si fece scappare l'opportunità di rivolgergli la parola. A questo punto Thomas decise che per evitare un nuovo litigio con il ragazzo sarebbe stato necessario adottare una nuova strategia differente da tutte quelle adottate in precedenza. La strategia del buon senso, accompagnata ad una sana freddezza nobiliare ed anche ad una certa pazienza, qualità che purtroppo sembrava non appartenere molto al Barone.
"Avete indovinato."
Gli rispose brevemente e fu tentato di chiudere lì il discorso per poi andar via ed evitare un incontro che, come tutti gli altri, avrebbe potuto portare a nulla di buono. Tuttavia, in virtù della nuova strategia, decise di trattenersi e di comportarsi come avrebbe fatto qualcuno che non avesse mai incontrato Von Vukich prima di allora e cercasse solo di intrattenere una semplice discussione con uno sconosciuto.
"Sono impegnato in una ricerca personale"
Continuò, sempre brevemente, illustrando quella che era la motivazione che lo aveva condotto fin lì. Non lo disse perchè lo doveva a lui, ma solo per una completezza della conversazione che avrebbe dimostrato un minimo di cooperazione nel portarla avanti senza invece interromperla bruscamente, risultando ancora litigioso, se non avesse aggiunto ulteriori informazioni.
 
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view post Posted on 16/6/2014, 13:49     Top   Dislike
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"Avete indovinato. Sono impegnato in una ricerca personale"

Quelle parole pronunciate dal Barone Mowbray gli suonarono in un certo senso bizzarre.
Dov'era finito quel solito tono tanto tedioso?.
Draco aveva però percepito il motivo di un mutamento del genere, o almeno così credeva. Dopotutto i due erano entrambi Serpeverde, entrambi purosangue, entrambi nobili.
Non vi era alcun motivo per portare avanti frivoli liti a causa di argomentazioni pressoché improponibili.
Sospirò e si mise una mano nei biondi capelli, accarezzandoli lentamente.
Il pollice sinistro corse nel palmo destro disegnando con l'unghia diverse "mezzelune" al suo interno.
Abbassò lo sguardo, e per un attimo gli tornò alla mente il bacio che lui e Mowbray si erano dati in Sala Grande a causa del vischio lo scorso inverno, e in seguito gli avvenimenti che ne erano succeduti. Scacciò dalla mente quei loschi pensieri, pensando che non vi era alcun motivo per aggiungere altre false ragioni ad ostacolare quella che sarebbe potuta divenire benissimo un'alleanza, o forse anche qualcosa di più.
Non avrebbe più conversato riguardo agli avvenimenti passati, né avrebbe nominato i legni e le loro possibili profumazioni.

-Ricerca personale, dite..- Aggrottò la fronte e spostò le iridi intorno a sé, ammirando la distesa d'oro e d'argento che li circondava.
-E' forse già possibile leggere il vostro nome su una di queste coppe, Thomas?-

Chiese con un lieve sorriso indecifrabile, prendendosi la libertà di chiamare il giovane per nome.
Ovviamente non credeva nemmeno lui alle parole che aveva appena pronunciato, ma forse in futuro i nomi Von Vukich e Mowbray avrebbero potuto giacere accanto.
 
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view post Posted on 17/6/2014, 17:56     Top   Dislike
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Per quale ragione il nome di Thomas avesse già potuto essere tra quelle coppe, non era ben noto, motivo per cui fu istintivo considerare quelle parole come l'ennesima provocazione e/o presa in giro da dover ignorare per il proprio bene e di quello della casata. Spostò lo sguardo su delle altre coppe, un metro più avanti rispetto al punto in cui si trovava, dando le spalle al compagno di casata, con la precisa intenzione di non dargli la minima importanza. Non lo considerava una minaccia, non lo considerava affatto se non come uno dei tanti possibili studenti in cui il barone si sarebbe potuto imbattere durante i percorsi che seguiva per i corridoi del castello. Von Vukich era stato l'unico individuo, oltre Gadwyn, capace di smuovere la sua poca pazienza e che aveva fatto venir meno tutto il resto dei suoi pregi. Il Barone si era dimostrato un bravo studente, aveva dato lustro alla casata, aveva persino difeso Serpeverde, o comunque dimostrato di volerlo fare con spirito di sacrificio, quando Roxas Gadwyn aveva puntato contro il fondatore la sua bacchetta; e poi alla fine si era rovinato la sua personale reputazione con una lite in una locanda malfamata.
"Non ancora, a meno che il nostro Lord fondatore Serpeverde non decida di rendermi onore per aver cercato di oppormi tra lui e Roxas Gadwyn durante la lezione di Incantesimi"
Disse quindi dopo aver velocemente ragionato su una risposta da dare al compagno di casata che potesse essere neutrale, senza rispondere alla presa in giro con un tono piccato e allo stesso tempo senza dimostrarsi poco incline al dialogo. Ancora una volta, la diplomazia aveva avuto la meglio.
 
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view post Posted on 7/8/2014, 15:18     Top   Dislike
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"Non ancora, a meno che il nostro Lord fondatore Serpeverde non decida di rendermi onore per aver cercato di oppormi tra lui e Roxas Gadwyn durante la lezione di Incantesimi"

Ottima risposta, Barone Mowbray, tanti punti a te, alla tua diplomazia e alla tua infinita bellezza ed antipatia.
Draco sorrise lievemente, avvicinandosi di qualche passo al Barone.
Non aveva più intenzione di continuare ad innalzare un muro ad ostacolare una possibile alleanza, o forse addirittura amicizia.
Erano due Serpeverde dopotutto. Due nobili ragazzi, e forse non poi così diversi.
Ma era Draco ad avere ragione. Senza ombra di dubbio.
I suoi discorsi riguardo alle profumazioni e ai vari tipi di legni erano senza dubbio interessanti. Era stato Mowbray a non saperli apprezzare.
E quel bacio in Sala Grande..Il Barone avrebbe dovuto accettarlo senza troppe storie.
Scosse la testa sorridendo.

-Thomas..Posso chiamarvi Thomas, sì? Non ho più intenzione di continuare a lasciar annegare un possibile rapporto di amicizia fra noi, ma dovete venirmi incontro. Dopotutto siete voi, il re del mare.-

Non sapeva come avrebbe reagito.
Non era certo che le sue parole fossero di scherno o un reale tentativo di riavvicinamento.
Era folle e poteva farci poco.
 
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