Un sabato diverso, Ares.

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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 24/3/2014, 16:29     Top   Dislike




Era un bel sabato sera; Katherine esibiva uno dei suoi vestiti preferiti, verde con ricami d'argento, che le ricadevano sul corpo in maniera aggraziata. Ormai era diventata quasi una donna, le sue forme cominciavano ad accentuarsi: di lì a poco, sua madre avrebbe dovuto trovarle un buon marito, per come la pensava Katherine, era anche troppo vecchia. Avrebbe già dovuto avere un figlio, ormai, non capiva perchè sua madre continuasse a rimandare quel momento. Nemmeno Helèna era troppo presa da quell'idea, Katherine sospettava che la sorella avesse un amante segreto, che teneva tale certamente per la sua condizione sociale, altrimenti perchè celarlo? Di sicuro non era Mowbray, come si poteva tenere nascosto il Barone? Helèna era davvero stupida a non cedere alle sue lusinghe. Se l'avesse sposato, sarebbe diventata Baronessa, diamine. Forse Mowbray poteva accontentarsi di lei, in fondo era identica ad Helèna.
Strano a dirsi, Katherine non si unì alla sorella e alla madre quella sera, come consuetudine dei giorni festivi. Preferì rimanere in tranquillità nella Sala Comune, scoprendo che in realtà non le dispiaceva un po' di distacco dalla vita mondana e familiare.
Discese dunque dal dormitorio e si guardò intorno, alla ricerca di qualcuno con cui chiacchierare e trascorrere il sabato sera. Non vide nessun volto conosciuto, così sedette sul ricco divano di pelle, aggraziata, e rimase a godersi il calore del fuocherello che bruciava nel caminetto.
 
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view post Posted on 2/4/2014, 14:39     Top   Dislike
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Era da più di una settimana che si chiedeva che cosa cercasse di tanto importante suo cugino in quel libro, ma non era ancora riuscito ad arrivare ad una risposta. Di certo Alexander non sarebbe più riuscito a trovare ciò che cercava perché ormai le pagine che gli interessavano le aveva lui.
Entrò nella Sala Comune scorrendo velocemente le pagine, sperando che qualcosa di importante catturasse il suo sguardo, ma così non accadde. Non c'era nulla di strano in quelle pagine, nulla che non fosse evidente a chiunque; e allora per quale oscuro motivo suo cugino le voleva tanto?
Si diresse verso il camino, deciso a sedersi e a capire il segreto delle pagine; sarebbe stato sveglio tutta la notte se necessario.

"Lady Kat. Che meravigliosa sorpresa!"

Si sedette su uno dei divani di fronte alla compagna, prima di sfoderare uno dei suoi soliti sorrisi, di cui solo pochi erano degni.
Non si aspettava di trovare qualcuno, ma quella compagnia risultò comunque gradita.

 
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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 2/4/2014, 19:05     Top   Dislike




Katherine sollevò lo sguardo e non potè evitare di sorridere luminosamente davanti a ciò che le si parò davanti agli occhi. Ares Wisdom, uno dei ragazzi più popolari di Serpeverde e della scuola, partito desiderato da molte nobili fanciulle, l'aveva appena salutata sedendosi con lei. Le gote di Katherine si tinsero appena di rosa.
- Lord Ares, il piacere è mio! -
Lo salutò con riguardo e rispetto, per poi concedersi qualche secondo in cui ammirò i dettagli perfetti del suo viso. Eh si, Ares Wisdom era esattamente il giovane cavaliere perfetto: occhi blu, capelli neri, muscolatura già promettente, fossetta sul mento, labbra sottili. Katherine non trovava nulla, in lui, che fosse fuoriposto.
- Vedo che vi piace dedicarvi allo studio anche nel tempo libero, mio Signore -
Commentò, perplessa, osservando come il giovane Wisdom non si fosse privato delle proprie letture nemmeno durante il sabato sera.
- A quale disciplina si riferisce? -
Domandò, interessandosene e sorridendogli con complicità.
 
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view post Posted on 3/4/2014, 19:05     Top   Dislike
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Katherine Corvonero era indubbiamente era una delle più affascinanti ragazze di Serpeverde, e di tutta Hogwarts. Aveva ereditato dalla madre una straordinaria bellezza e così come anche un eccezionale intelletto. E per di più era anche di nobile stirpe, considerando che sua madre era una dei Quattro. Indubbiamente un ottimo partito.

"Cronache di nobili famiglie magiche; ma temo di non essere ancora riuscito a trovare ciò che cerco"

Il tempo di sedersi e già aveva dimenticato le pagine che aveva in mano. Katherine attirava il suo interesse decisamente più di qualsiasi potesse cercare Alexander in quei fogli. Suo cugino era un idiota ancora maggiore di quanto già pensava se preferiva passare il suo tempo su quelle noiose cronache piuttosto che in compagnia di una ragazza, fosse anche Layne Gaunt.

"Ma probabilmente a voi non interessano. Non vorrei tediarvi con le mie ricerche"

Non avrebbe sprecato quella serata a parlare di storia ed altro. Anche se un'idea si era insinuata nella sua mente: magari lei avrebbe potuto chiedere a sua madre qualcosa di più riguardo a quelle pagine, così da risolvere il mistero.

 
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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 5/4/2014, 17:36     Top   Dislike




Katherine sorrise, lusingata dalle attenzioni del giovane Ares per lei. Dunque era nei suoi interessi se lei fosse annoiata o meno; c'era da dire che, in sua compagnia, Katherine non avrebbe trovato tedio nella più noiosa delle situazioni, fosse pure la lezione di Storia della Magia. Impossibile con Ares al fianco.
Gli si avvicinò di più, senza smettere di sorridere.
- Al contrario, mio Lord - replicò mentre si spostava accanto a lui - trovo che la genealogia delle nostre nobili case sia uno degli argomenti più affascinanti di cui si possa discutere. -
Posò lo sguardo sul libro che Ares teneva poggiato sulle gambe. Si mordicchiò il labbro inferiore, osando porre la propria mano al di sopra di quella di lui, una carezza gentile e al contempo un contatto che voleva comunicargli quanto fosse vivo il suo interesse e non solamente per quel libro.
- Se posso esservi utile in questa ricerca, sarò più che lieta di darvi il mio supporto! -
Disse, alzando nuovamente gli occhi castani su di lui e sbattendo le palpebre. C'era forse qualcosa che preoccupava Ares? Perchè si metteva a fare ricerche sugli alberi genealogici di famiglia? Forse qualcuno era comparso a reclamare il patrimonio dei Wisdom; non era raro che un bastardo spuntasse dalle campagne e reclamasse ciò che non gli spettava. Aveva forse a che fare con quel misterioso cugino che gli somigliava tanto? Forse quell'Alexander cominciava a dare problemi ad Ares? Ah, Katherine avrebbe fatto quel che poteva per aiutarlo, sarebbe andata dalla sua stessa madre a reclamare l'espulsione di Alexander Wisdom se solo questi avesse osato dare noie ad Ares. Gli occhi di Katherine brillarono.
 
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view post Posted on 6/4/2014, 15:58     Top   Dislike
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E poteva vantare anche un meraviglioso sorriso, cosa che purtroppo non si poteva dire neanche di tutte le altre ragazze di nobile stirpe; potevano magari essere sì belle, ma alcune quasi non avevano neanche i denti. E per Ares il sorriso contava decisamente parecchio; e difatti era probabilmente la sua arma di seduzione preferita, nonché, forse, più efficace.

"Sono d'accordo. Anche se purtroppo temo che siano ogni giorno di meno le famiglie nobili che possano definirsi tali a pieno diritto"

Anche lì ad Hogwarts non erano più di un qualche decina le famiglie nobili, e ancor meno quelle di queste che potessero vantare un'ascendenza di soli purosangue. Ma fortunatamente i Corvonero rientravano a pieno diritto in queste ultime. Anche se, pensandoci, non ricordava di aver visto in nessun libro, e ne aveva letti parecchi, un albero genealogico di quella famiglia. Probabilmente era solamente dovuto al fatto che non lo aveva mai cercato, perché doveva indubbiamente esser scritto in qualche testo.

"Ed io sarò più che onorato di poter esser aiutato dal vostro intelletto"

Dunque anche Katherine provava qualcosa verso di lui, e quel tocco non poteva che essere una prova. Chissà che cosa avrebbe riservato loro il futuro?
Ricambiò per un attimo la stretta, prima di scorrere velocemente le pagine. Quelle pagine provenivano dalla borsa di Alexander, e Ares gliele aveva sottratte durante l'ultima lezione di Cura delle Creature Magiche. Il bordo sinistro era piuttosto irregolare, e non era difficile intuire che fossero state strappate da un libro, che Ares aveva scoperto provenire dalla stessa biblioteca del castello.

"Vorrei capire se vi è qualche connessione tra queste tre famiglie"

Disse sparpagliando i fogli sul tavolo. Erano parecchie pagine; erano stati strappati interamente i capitoli del libro che riguardavano le famiglie Gaunt, Ollivander e Wisdom.

"E sopratutto se il testo non corrisponde alla realtà, e che cosa si sia voluto nascondere"

Quasi tutte le pagine erano state contrassegnate da una W, e numerose parole erano state sottolineate o cerchiate; ma non era stato preso nessun appunto su di esse. Probabilmente Alexander non si era fidato a lasciare le sue supposizioni nello stesso posto delle pagine. Ma che cosa stava cercando?

 
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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 12/4/2014, 11:08     Top   Dislike




Le guance di Katherine si tinsero di un porpora accennato mentre la sua mano veniva stretta da quella di Ares. Sentì il cuore che le balzava nel petto: cosa poteva significare? Forse Ares la ricambiava?
Non osava nemmeno immaginare quel che avrebbe potuto significate, tuttavia... tuttavia quel sorriso si ampliò e le rimase stampato sul volto anche mentre lui scorreva le pagine.
Ares Wisdom le aveva stretto la mano. E non come si soleva fare per i saluti e i rispetti, gliel'aveva stretta in modo... romantico. Come lei sapeva che i cavalieri stringevano le mani delle dame per corteggiarle.
Dovette sforzarsi per ritornare nella Sala Comune ed abbandonare tutte le fantasia di Ares in armatura di cavaliere che le chiedeva di ballare.
- Uhm... è davvero strano. Sospetto, oserei dire. Perchè giungere ad Hogwarts, reclamando il nome di famiglia e poi strappare le pagine che lo proverebbero? -
Kat sfiorò la pergamena consunta del libro, osservandone i dettagli, affascinata. Era pur sempre una Corvonero, era inevitabile che i libri esercitassero una seria attrazione per lei, specie se parlavano di genealogie.
- A meno che, certo, non provino il contrario... Ritieni che abbiano a che fare con tutti i profughi? - domandò quindi, sollevando lo sguardo su Ares. Forse avevano davvero trovato la prova che quegli strani, ultimi arrivati erano solo degli impostori. Avrebbero dovuto recuperare le pagine perdute, prima.
- Hai una vaga idea di dove possano trovarsi le pagine strappate? Di chi è questo libro? -
Si permise di sfogliare le pagine che restavano, alla ricerca di un indizio che potesse aiutarli, ma nessuno dei nomi che incontrava le sembrava vagamente familiare o, al contrario, già conosciuto. Black, Highwind, Malfoy, Atkinson, Morgan... Interi capitoli di blasoni e descrizioni. Magari leggerli con attenzione avrebbe potuto fornire loro un aiuto o dei riferimenti riguardo le pagine mancanti!
 
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view post Posted on 13/4/2014, 17:05     Top   Dislike
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Finse di non notare il rossore che era andato a tingere le guance di Katherine. Lei non era una delle tante ragazze a cui riservava i suoi candidi sorrisi, ma null'altro di più; i sorrisi che rivolgeva a lei erano sinceri, e non semplici motivi per mettersi in mostra. Fin dal suo primo giorno ad Hogwarts l'aveva notata, e tanto non sopportava Helena, anche se questo a lei non l'avrebbe mai detto, tanto ammirava Katherine.

"E' sospetto senz'alcun dubbio, ma non credo che provino il fatto che essi non appartengano a queste famiglie, quanto piuttosto un qualche legame tra esse che qualcuno non vuole si scopra"

Anche lui aveva pensato che quelle pagine potessero negare il fatto che Alexander fosse un Wisdom, ma alla fine era giunto alla conclusione che per quanto potesse esistere la casualità Alexander era troppo simile a lui per non avere il suo stesso sangue. Ovviamente suo padre poteva essere chiunque, e non avrebbe mai potuto usurpare i diritti di Ares, ma era ormai praticamente certo che sua madre fosse la sorella di suo zio. E se non fosse stato un Wisdom, Alcaeus non avrebbe mai permesso che si spacciasse per uno di loro.

"Il libro è della biblioteca del castello, ma credo non ti stupirà affatto sapere che l'ultimo ad averlo preso in prestito prima di me è stato mio cugino"

Sorvolò sul fatto di aver sottratto il libro dalla borsa del Corvonero; era certo che Katherine non l'avrebbe giudicato, ma non era necessario che sapesse tutti quanti i particolari.

"E per rispondere alla tua precedente domanda, sì ritengo che abbiano a che fare tutti quanti i profughi, o meglio, con quelli di loro che contano qualcosa"

Gli era capitato un paio di volte di vedere anche altri ragazzi che appartenevano al gruppo dei profughi, ma che non lo si sarebbe mai detto se non lo si fosse saputo. E poi non sarebbero stati in grado di creare alcun problema. Gli unici di tutti loro che contavano qualcosa erano quelli che portavano cognomi altisonanti: Gaunt, Ollivander e Wisdom.

"Ho la sensazione che quelle pagine possano per loro essere compromettenti, ma non per provare che sono degli impostori, o meglio non nel senso che tutti hanno finora inteso. Penso che in quelle pagine possa esserci il perché sono comparsi solamente ora, senza che nessuno sapesse della loro esistenza"

Era curioso di sapere che cosa avrebbe pensato Katherine della sua teoria. Era un'idea decisamente in contrasto con le supposizioni fatte sui profughi fino a quel momento, ma forse proprio per quel motivo avrebbe fatto più chiarezza di quanto avessero fatto le altre.

 
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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 14/4/2014, 19:22     Top   Dislike




Katherine rimase assorta nei propri pensieri, ascoltando attentamente Ares che parlava. Si trovava concorde con lui su qualsiasi cosa, era innegabile che sotto vi fosse qualcosa, lo aveva pensato da quando quegli strani profughi avevano messo piede nel castello. I suoi dubbi si erano intensificati sentendo che costoro, ricoperti di stracci, venivano a reclamare nomi di grandi, nobili casate. E ora, le pagine che riguardavano quelle stesse casate scomparivano direttamente dai libri, strappare per celare quella che evidentemente era la condanna di quei profughi.
- Allora, forse, dovremmo prenderle. -
Alzò lo sguardo su Ares, gli occhi scuri che le brillavano.
Se fossero riusciti a mettere le mani su quelle pergamene, se avessero dimostrato ad Hogwarts, ai fondatori stessi che quegli accattoni non erano altro che impostori, li avrebbero cacciati, avrebbero avuto la gratitudine delle famiglie più potenti della Britannia e sarebbero stati ricordati per sempre nella Storia di Hogwarts. A cosa potevano aspirare di più due Serpeverde come loro?
- Pensateci, Ares! Potrebbe essere la nostra occasione di fare luce su questa faccenda e di entrare nei favori di Lord Salazar in modo permanente! -
Era animata da una sorta di impulso selvaggio e indomabile, qualcosa che era molto comune tra i Serpeverde, nonchè tra i risanatori della vera stirpe dei maghi purosangue. A quale missione si sarebbe dedicata di più se non a quella che il suo Fondatore riteneva sacra?
- So bene che la decisione finale spetta a voi, voglio che sappiate che... Io sarò dalla vostra parte - dichiarò con fervore, senza mai abbandonare i suoi occhi - lo sarò sempre. Qualsiasi decisione prendiate. -
Non erano da escludere i rischi: non sapevano contro chi si stavano mettendo, quei profughi potevano benissimo celare segreti di magia oscura (Kat non ne dubitava, erano tanto perfetti ed immuni da poter benissimo sospettare che provvedessero alla loro salute in modi non consentiti).
Il suo sguardo si abbassò, inevitabilmente, sulle labbra sottili di Ares, più vicine di quanto si sarebbe aspettata. Non riuscì a fare a meno di chiedersi come sarebbe stato baciarlo...
Spostò gli occhi sul libro, deglutendo. Non era quello il tempo ed il luogo: lei aveva promesso di aiutarlo, Ares non doveva pensare che la sua fosse solo una scusa per avvicinarlo e approfittarsi di lui.
- Potrei... potrei vederlo? - domandò, titubante, accennando alle pagine. Doveva dargli una prova della sua fiducia. - Mi piacerebbe scoprire di più sulla famiglia di mio padre. Io ed Helèna non ne parliamo molto, e la ragione è che... nemmeno sapevo molto di lui. -
Era una cosa molto disagevole da ammettere, ma Ares doveva vedere che lei si fidava di lui. Non l'aveva mai detto a nessuno, non sapere l'esatta discendenza e la notorietà dei natali di un genitore potevano essere molto imbarazzanti, specie per una Serpeverde. Aveva buone ragioni di credere che suo padre non fosse un plebeo od un popolano, no, quello era distante anni luce dalla verità e non si poteva nemmeno prendere in considerazione. Sua madre era troppo illustre, lei ed Helèna troppo nobili, tuttavia quel dubbio la rodeva in modo insopportabile.
 
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view post Posted on 8/9/2014, 14:09     Top   Dislike
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Nonostante non avesse il minimo dubbio sull'intraprendenza di Katherine, Ares finse di essere leggermente stupito, inarcando appena un sopracciglio per non più di qualche secondo. La maggior parte delle ragazze, oltre ad essere già stata annoiata dall'argomento, non avrebbe mai osato, e neppure pensato, di mettersi in prima persona alla ricerca di quelle pagine; e, dopotutto, era proprio questo il motivo per cui Ares si divertiva ad illuderle, facendo credere loro che potessero avere con lui chissà quale possibilità.
L'idea che Katherine gli propose gli piacque; vi aveva già pensato lui stesso, anche se il suo obiettivo era solamente il piacere personale di umiliare pubblicamente suo cugino, o, ancor meglio, rovinarlo definitivamente. Ciò che lei proponeva, invece, era un fine più alto, più arduo da raggiungere, è vero, ma era proprio ciò che Salazar Serpeverde voleva da loro. Non aveva forse espresso chiaramente il suo pensiero al riguardo durante la riunione che aveva tenuto nella sua aula?

"Sono più che concorde con voi; quelle pagine devono essere assolutamente trovate. E penso che potrebbe essere fatto anche qualcosa di più. Ritengo dovremmo scavare più a fondo, per quanto possibile, nelle vite di tutti quanti i profughi, anche coloro che all'apparenza possono sembrare insignificanti"

Aveva in mente un piano ben preciso, che già da tempo aveva elaborato nella sua mente, e di cui stava perfezionando gli ultimi dettagli. E se Katherine fosse stata d'accordo con lui, aveva intenzione di illustrarglielo non appena avesse voluto, così da metterlo in atto il prima possibile. Non avrebbe lasciato che i profughi iniziassero ad avere influenza all'interno della scuola; non aveva la minima intenzione di essere scalzato dal quel trono su cui si era insediato fin dal suo primo giorno ad Hogwarts, e che da allora si contendeva implicitamente con Thomas Mowbray, l'unico altro studente del castello che in quanto a fama, bellezza e natali era pari a lui, ma che in quanto ad arti magiche era, ancora, decisamente inferiore.
Rimase stupito, e questa volta veramente, tanto da inarcare vistosamente un sopracciglio, quando Katherine gli chiese di poter cercare nel libro informazioni riguardo alla sua ascendenza. Prima di allora non aveva neppure sfiorato la sua mente un pensiero su chi potesse essere il padre di lei. Generalmente, la fama, l'influenza, il potere, e la nobiltà derivavano quasi interamente da parte di padre; invece, nel caso di Katherine la grandezza di Rowena Corvonero era tale da aver completamente eclissato una qualsivoglia figura maschile. E ad Hogwarts tanto bastava. Anche se Ares aveva la certezza che almeno due abitanti del castello si fossero posti la domanda, e assai probabilmente fossero in possesso della risposta.
In ogni caso, venendoci a ragionare, la cosa poteva venire ad essere terribilmente imbarazzante, se non addirittura disdicevole per una ragazza della classe di Katherine, soprattutto se si fossero scoperte verità che volutamente erano state celate. Decise comunque di passarvi al di sopra; non sapevano ancora chi fosse suo padre, poteva essere dei più nobili natali; e qualora non fosse stato così, Ares si sarebbe posto il problema solo al momento.

"Indubbiamente; anche se temo che così riuscirete a ricavare ben poco: non vi è la minima informazione riguardo al casato dei Corvonero. Avete mai pensato di chiedere a vostra madre?"

Le porse comunque il libro. Aveva deciso che l'avrebbe aiutata nella sua ricerca per una serie di motivi, tra cui la cavalleria verso una signora, la lealtà tra Serpeverde, e il fatto che se già stimava Katherine prima, adesso la stimava ancor di più, per aver osato confessare un tale segreto. E in più non poteva negare di essere personalmente incuriosito dalla faccenda; se, per un qualche caso, la scomparsa delle pagine vi fosse in qualche modo collegata?

 
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Katherine D. Corvonero
view post Posted on 22/9/2014, 05:50     Top   Dislike




- Mi sbaglio, signore, o avete già qualcosa in mente? -
Il sorriso di Katherine si ampliò sul suo volto.
Ares Wisdom era esattamente come tutti i membri della sua famiglia: saggio, imprevedibile, assolutamente arguto e amante dei piani ben riusciti. Lei ed Ares erano solo uno dei tanti interrogativi che venivano sollevati riguardo le casate di appartenenza; si sarebbe aspettato che, per entrambi, fosse Corvonero ad accoglierli, e invece si ritrovavano, contro le aspettative di tutti, elogiati dai colori del verde e dell'argento. Tanto meglio così, le loro virtù e le loro abilità avrebbero servito la giusta Casata.
- In tal caso, desidero che sappiate che ne vorrei far parte. Condivido in pieno le vostre idee. -
Già era abbastanza sgradevole che gli altri fondatori non ascoltassero Serpeverde e si mettessero a cercare Nati Babbani in questo o quel villaggio... figurarsi accogliere quei profughi di cui nessuno sapeva nulla, ospitarli come loro pari e permettere loro di rubare ciò che apparteneva ad altri. Katherine avrebbe fatto la sua parte per indebilirli, non si sarebbe tirata indietro.
- Oh... non parliamo di mio padre da quando... bè, da quando l'incendio ha distrutto la nostra casa. Ci dissero che lui fosse morto, ma non... non abbiamo mai trovato nulla che potesse confermarlo. -
Era ancora un argomento tabù. Litigava ancora con Helèna al riguardo, la dolce Helèna che ancora sperava nel miracoloso ritorno di suo padre. Per Katherine, l'integerrimo Lord Corvonero aveva preso la palla al balzo e aveva abbandonato moglie e figlie per scappare via, magari con qualche amante. Forse non avrebbe dovuto indagare su di lui, forse avrebbe solo rischiato di gettare fango sulla sua famiglia, però... la tentazione era troppo forte.
- Faceva parte del Casato Beaufort, ma non ho trovato nulla su di loro, in alcuna genealogia. Non... non risulta, almeno non in Biblioteca. Forse qui può esserci qualcosa... -
Non aver trovato nulla sui Beaufort significava che suo padre non figurava tra le famiglie di maghi, e che poteva essere solamente un Nato Babbano, ma Katherine non voleva credere che la propria madre si sarebbe abbassata a tanto.
 
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10 replies since 24/3/2014, 16:29   179 views
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