| "Forse il Maestro Lucis Caelum? I Lupi Mannari rientrano sopratutto in Difesa contro le Arti Oscure, ma non so se Godric Grifondoro possa uscire ogni mese per assistere un lupo mannaro. Più che altro perché credo sia molto impegnato, come Fondatore: fra i quattro, è quello che mi immaginerei di più preoccuparsi di una cosa del genere." Ponderò, continuando a rigirarsi nella mano quella fialetta dal liquido strano. No, non ne aveva propria voglia. Però il piede gli faceva male, e se avevano trovato l'antidolorifico, perché aspettare un Guaritore che era ancora adesso in ritardo? No, a sto punto, meglio bere tutto di fila e non pensare a quale tremendo gusto potesse avere. ...Ma avrebbe aspettato un pochino, rimandato il più possibile.
"Un lupo mannaro non può essere giallo." Le disse, accennando un sorrisetto. "Il pelo deve rientrare nella gradazione naturale...un color sabbia? Se è un biondo, deve essere molto chiaro, tipo pagliericcio. O forse un bianco. Comunque, nel mio Villaggio si stava bene. Per esempio, noi avevamo il pozzo personale da cui bere e lavarci...anche se, fino a quando non ho capito come usare la magia, devo ammettere di aver avuto un po' di problemi con l'igiene."
Purtroppo, era così: loro erano fortunati, potevano strofinarsi un po' la pelle per evitare di sembrare proprio sudici, o lavarsi i capelli ogni tanto, ma non tutti lo erano. Ma, per esempio, i primi due anni Artemis aveva convissuto con quelle amabili creaturine chiamate pidocchi: era una cosa normalissima fra i babbani, poveri o meno, e solo quando aveva potuto sventolare la bacchetta aveva capito che poteva sbarazzarsene. Intanto, mentre Penthesilea parlava di capelli, o di peli, da staccare a Gadwyn per inserirli in una bacchetta, lui svitò il tappo della boccetta: a sto punto, tanto valeva berla. Rimandare serviva a poco. Avvicinò la boccetta alle labbra, con noncuranza ma, dentro di se, sperando che almeno il gusto fosse sopportabile, quando...
-NON BERE!-
La boccetta gli fu praticamente strappata dalle mani, e Artemis si ritrovò a fissare, perplesso e spaesato, una Penthesilea piuttosto scioccata. "Donna, ma che cos-" Sangue di unicorno. Sangue di unicorno. Sangue di unicorno.
"COSA?" Si lasciò sfuggire, assumendo la stessa espressione della rossa. "Sangue...unicorno...boccetta...cosa...CHI DIAMINE HA DEL SANGUE D'UNICORNO IN INFERMERIA?"
Era allibito: aveva quasi bevuto del sangue di unicorno! Sangue di unicorno, dannazione! Altro che i cristiani a contatto con le donne impure: le avrebbe dovute fare LUI, le ablazioni, per aver anche solo tenuto IN MANO quella cosa, con il pensiero di berla...!
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