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| Per quanto Maegor detestasse le sue origini, non poteva fare a meno, talvolta, di andare a passeggiare nel parco del castello. Gli piaceva la pace di quel posto, si sentiva lontano da tutti e da tutto, esattamente quello che aveva sempre voluto. Lyanna gli diceva che la nonna stava bene e che lo salutava e, anche se sarebbe prima morto sotto atroci torture, Maegor avrebbe voluto chiedere che potesse venire anche lei a Hogwarts, al sicuro. Di certo i Babbani non sapevano assolutamente riconoscere la vera magia da quella fasulla dei loro fattucchieri, ma quello che avevano fatto alla casa dei Corvonero era una prova lampante che non bisognava mai dare nulla per scontato con loro.
"Non allontanarti, Chemosh!"
Il cucciolotto di volpe che la nonna gli aveva regalato scodinzolava allegramente poco più avanti di lui, annusando il parco e godendosi, come il padrone, quella ritrovata libertà. Prima, la nonna lo teneva sempre rinchiuso in casa per impedire che i Babbani lo cacciassero per via della sua pelliccia fulva e morbida. Un vero esemplare di rara bellezza, diceva la nonna. Anche se all'inizio la sua proprietaria avrebbe dovuto essere Lyanna, Chemosh si era affezionato di più a Maegor, tanto da non staccarsi più da lui. Lyanna ci era rimasta molto male. Maegor sorrise divertito a quel pensiero.
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