| Accolse con gioia il bacio di suo marito, felice del suo entusiasmo: quando ricapitava che una coppia di sposi insegnasse nella stessa scuola? A conti fatti avrebbero avuto ben poco tempo a disposizione: tra questo e quell'esame, tra una lezione e l'altra, durante la giornata si sarebbero potuti vedere poco, e non bisognava dimenticare le ronde notturne da fare assieme ai Prefetti e i Caposcuola. Però almeno erano nello stesso posto, e se volevano fare un salto l'uno dall'altro per qualche minuto, potevano tranquillamente farlo.
"Grazie, collega" disse dandogli un lungo bacio di risposta, stringendolo a sé. "E per festeggiare..." roteò la bacchetta ed Evocò direttamente dalle cucine un vassoio con sopra dello spumante italiano, un Asti, e due flute. "A furia di farmi vedere l'Italia, tra pasticcerie e vigneti, ho perso il gusto di tutto quello che è inglese" commentò divertito, prendendo la bottiglia tra le mani. "Tutta colpa tua, come sempre!" aggiunse ridendo.
Tolse l'incarto che nascondeva la protezione metallica del tappo, strappandolo senza troppi complimenti, e poi tolse il reticolo di ferro. La bottiglia era fredda al punto giusto, proprio l'ideale: puntò la bottiglia verso la porta e si preparò a stappare. "Vediamo se riesco a non rompere qualcosa, stavolta..." disse colpevole.
A Natale, aveva stappato una bottiglia e il tappo aveva colpito in pieno la preziosissima collezione di palle di neve di Lank, facendone cadere due: una si frantumò in così tanti pezzi che nemmeno il Reparo poté farci qualcosa. L'altra si incrinò appena. Mat lo prese puntualmente per i fondelli fino al ritorno a scuola, per quello. Quanto a Pasqua, il tappo spaccò una lampadina e il relativo paralume del lampadario a sei braccia che avevano in sala da pranzo.
"Okay, vi...!" POP! Il tappo colpì la porta con una tale violenza da rimbalzare sul soffitto, e quindi cadere a velocità dimezzata sulla scrivania... colpendo un calamaio. Diversi importanti documenti e metà del registro di Lank si macchiarono irrimediabilmente d'inchiostro, mentre Ventus assumeva l'espressione più mortificata che poteva. "...Lank, ti prego, non permettermi mai più di stappare qualcosa" disse mettendosi una mano sul viso e arrossendo tremendamente d'imbarazzo.
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