Notte. Paura. Freddo.
Ero rannicchiato nel mio letto, tutti i miei compagni dormivano mentre io ero fisso con lo sguardo verso la finestra.
Avevo freddo nonostante fosse una giornata di primavera.
Ero completamente bagnato fradicio di sudore, fuori c'era la luna piena.
Ricordavo ancora quegli attimi dove fui morso dal licantropo, da quel giorno la mia vita era cambiata.
Avevo vissuto i giorni precedenti alla luna piena con il timore che spuntasse da un momento all'altro.
E pensare che prima amavo guardarla, avevo addormentarmi con la sua luce sul viso, ed ora? Ed ora ero legato a quella maledizione per sempre.
Nessuno sapeva di tutto ciò, non avevo avuto il coraggio di parlarne, era un fardello troppo grosso.
Come l'avrebbero presa? Di certo non bene, i licantropi non erano ben visti.
Eppure c'era un lato di me che non vedeva l'ora che quel momento arrivasse.
Era impossibile conoscersi fino in fondo, ed ero lontano un miglio nel capire chi ero realmente; ero alla ricerca di me stesso.
Sentì il cuore battere più forte e le ossa bruciare, stava per accadere.
Scesi dal letto e mi vestì velocemente, facevo fatica a respirare.
Per la prima volta in cinque anni riuscì ad uscire dal castello senza essere visto da nessuno; corsi all'impazzata verso la foresta proibita, li sarei stato al sicuro.
Urlai.
Iniziai a rotolarmi per terra dal dolore, cosa stavo diventando?