Running up the boat

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Robin Janssen
view post Posted on 21/2/2013, 01:03     Top   Dislike




{Robin Janssen}

Una cosa bella di Febbraio, era che l'inverno era ormai concluso, e avrebbe lasciato ben presto spazio alla sola primavera, la stagione che Robin preferiva maggiormente! E non ci trovai nulla di meglio di una bella gita su una delle barche della Rimessa. A dire il vero, non sapevo se potessero essere prese in prestito, immaginai che fossero un bene della scuola! E magari era così! Magari erano barche che esistevano dai tempi dei co-fondatori, le stesse che avevano trasportato per secoli centinaia e centinaia di studenti che non aspettavano altro che quel giorno, che desideravano solo raggiungere il castello che sarebbe presto diventato la loro casa.. E io ci tenevo tranquillamente un piede scalzo sopra una delle panche. L'altro piede era immerso fuori dalla barca, con la gamba a penzoloni che si muoveva avanti e indietro.
Ero sdraiato comodamente contro la prua della barca, intento a leggere un libro, Moby Dick. Era una storia molto bella, ma non capivo come fosse possibile che una balena, grossa quanto il padreterno, potesse staccare solo una gamba ad un essere vivente!
- Che sfiga..- considerai, sfogliando il libro e grattandomi qualche riccio.

 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 21/2/2013, 01:18     Top   Dislike




GRO entrò nella rimessa.
Aveva corso attorno al Lago Nero e si era fatto anche un tuffo perchè voleva lavare via il sudore.
Usava la rimessa come il suo spogliatoio personale.
Aveva lì diversi cambi d'abito, un asciugamano, i libri che leggeva, un termos con del te al limone ed anche un piumone per quando decideva di passare la notte fuori dalle mura del castello.

Entrò ansimando e frizionandosi i capelli.
Nessuno veniva al lago con quel freddo.
Mancava più di un mese alla primavera, ed i ragazzi preferivano starsene tra le mura di pietra al sicuro, piuttosto che visitare il lago.

Le ultime settimane erano state molto movimentate, aveva fondato una nuova casata con un suo personale prefetto, aveva fatto a botte con un grifondoro, aveva salvato una ragazza che voleva annegare, aveva pomiciato sui tetti del castello e si era intrufolato ad una lezione del V anno per pagare pegno.

Il grosso livido che aveva sulla schiena stava svanendo lentamente, e con lui il dolore, e il ricordo della rissa. Senza pensarci si calò i calzoncini, si levò la maglietta ed iniziò ad asciugarsi.
Si infilò un pantalone, un maglioncino senza camicia sotto, che prometteva di pizzicarlo, tirò su col naso, prese un libro e fece per stendersi in una delle barche. Quando lo vide...

Come un drappo rosso che sventola davanti un toro.
Un altro grifondoro. Nella sua rimessa per le barche.
Il bagno nel lago ghiacciato aveva chetato un po' il sangue giovane, si sentiva più innocuo del solito, me i ragazzi di quella casata gli facevano sempre ribollire il sangue.

Era scalzo; ma anche GRO lo era: mutanda e completo da corsa giacevano ancora sul pavimento. GRO lo fissava con intensità, occhi negli occhi. "TI è piaciuto lo spettacolo?" avrebbe voluto chiedergli. Ma non era il momento di fare a botte, anche se i successori di Godric gli facevano prudere le nocche delle mani.

 
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Robin Janssen
view post Posted on 21/2/2013, 15:29     Top   Dislike




Improvvisamente la luce pomeridiana che filtrava dalle finestre della rimesse fu per un attimo oscurata e mi chiesi chi fosse entrato.
Notai un ragazzo coetaneo che era entrato con in mano un libro. Alzai le mie folte sopracciglia con educata curiosità di fronte al suo sguardo un po' ostile.
- Sì? - domandai.
Forse anche il giovane avrebbe voluto sfruttare una delle barche per leggere? Beh ce n'erano molte altre in fondo, o potevano condividere lo spazio in quella stessa barca per quanto riguardava il Grifondoro, non ci sarebbero stati problemi! In fondo le barche erano per tutti... O no?
Mi soffermai un attimo a squadrare il ragazzo. Ero sicuro di non averlo visto tantissimo in giro, vuoi perché ero arrivato ad Hogwarts da solo un paio di mesi, vuoi perché ormai frequentavo ben pochi luoghi ad Hogwarts, sala comune in primis.
Ecco, una cosa era certa: non era un Grifondoro quel ragazzo. Non potevo capirlo, dato l'abbigliamento casual... Ma ero abbastanza sicuro, dallo sguardo che mi veniva lanciato, che provenisse da un Serpeverde! Era davvero antipatica quella rivalità tra casate! Io non odiavo i Serpeverde! Non attribuivo loro alcuna colpa se erano dei palloni gonfiati, somari stupidi e snob!
 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 21/2/2013, 15:47     Top   Dislike




"Hai scelto la barca sbagliata"

Fu tutto quello che GRO ebbe da dire.
Quel tappo era stato in silenzio mentre lui si spogliava, e ora domandava innocente cosa ci facesse GRO nel suo posto preferito come se la cosa fosse di sua competenza.

Lo sguardo era divertito, di sfida. GRO non voleva rogne, anche se se le andava a cercare il più delle volte. Aspettava la prossima mossa del ragazzo. Gli sarebbe bastato scostare le spalle dalla prua e GRO non gli avrebbe spaccato il muso. C'era un'intensità nei suoi occhi incredibile. Carnale.
Poi un bozzo iniziò a farsi evidente tra le gambe.

 
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Robin Janssen
view post Posted on 21/2/2013, 16:02     Top   Dislike




Battei le palpebre un paio di volte per essere sicuro di aver capito bene e sorrisi con tranquillità al tipetto.
Sì, decisamente un Vermeverde.
- Non c'è problema, se vuoi ne prendo un'altra... Quella va bene?! - chiesi con enfasi, facendo uscire la gamba scompostamente fatta adagiare fuori dalla barca e indicando con la punta umida del piede un veicolo adiacente a quello che stavo occupando. Intanto una mia mano manteneva il libro di Moby Dick, l'altra cadeva nella maniera più casuale possibile lungo il mio fianco, pronta a sguainare la bacchetta che conservavo nella tasca dei pantaloni. Non ero estraneo alle risse coi Serpeverde, ne avevo viste, ma non avevo mai partecipato ad una: ero una persona sostanzialmente pacifica e mite, e pretendevo la calma, però mi volevo tenere sulla difensiva, quantomeno per non essere attaccato di sorpresa da quel moccioso.


Edited by Robin Janssen - 21/2/2013, 17:55
 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 21/2/2013, 16:58     Top   Dislike




Hey niubbo... vedi che passi dalla 1^ alle 3^ alla 1^ persona... e fai attendere troppo le risposte


Il piede nudo del ragazzo indicò una barca.
Le gambe si erano allargate in una posa sconcia.
Aveva uno sguardo serafico... eppure la mano si mosse.
In modo troppo distratto perchè fosse un caso.
La portò vicino l'inguine, GRO non potè fare a meno di notarlo.

Quella mammoletta aveva fifa.
Un degno grifondoro.
Temeva già lo scontro, come è giusto che sia.
GRO sorrise dentro.
Inclinò la testa per leggere il titolo del libro del ragazzo.

"Come ti pare. Una barca vale l'altra per leggere di pescioni bianchi. Ma non questa!"

Si avvicinò al ragazzo in modo quasi prepotente, senza alcun rispetto per la sua fisicità. Era un'intimità ricca di tensione, pronta ad esplodere, pericolosa.
Alzò la gamba del ragazzo e gli indicò dei segni che aveva inciso nel legno della barca.

"Questa è proprietà privata. Delle altre fa' quello che vuoi."

Aveva ancora la mano stretta intorno all'estremità del ragazzo quando un nuovo movimento nel suo pantalone catturò l'attenzione di entrambi.

 
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Robin Janssen
view post Posted on 21/2/2013, 18:18     Top   Dislike




Non vedo errori nella persona, leggi bene l'ultimo post, niubbetto impertinente u.u E continua pure ad aspettare quanto necessario <3


L'ostinazione del ragazzo era sempre più pressante, se non confidenziale, e non avevo alcuna intenzione di lasciargli assumere maggiori prese di posizione prepotenti. Lo vidi avvicinarsi alla barca e alzarmi la gamba, così da mostrarmi la sua firma.
- Ghyspion Ròn Turkey... Piacere tutto tuo, Robin Janssen. Direi che la proprietà di questa barca non appartenga né a me né a te, dico bene? Questo è un reperto di chissà quanti secoli, e anzi, l'hai imbrattato - gli feci notare, chiudendo il libro e poggiandone il dorso sulla spalla. Intanto tirai la mia gamba, per riprenderne il possesso.
- Perciò non mi pavoneggerei tanto in giro sul fatto che imbratti le barche... Ah, e quella gamba invece ha una proprietà eccome, la mia... Ti spiace levarne le manine? - lo esortai con estrema gentilezza, indicandogli col mento l'arto, mentre il mio sguardo ambrato si puntava sui suoi occhi azzurri con evidente segno di sfida.
' Sfidami a dire che non ho ragione sulla barca', ' Sfidami a tenere ancora le tue manine sulla mia gamba', o più semplicemente solo.
Sfidami.
 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 21/2/2013, 18:51     Top   Dislike




GRO ricordava bene il giorno in cui aveva fatto quell'incisione.
Era al centro del lago, con quella barca, ed una Corvonero.
La barca era capovolta, come una capanna nel mezzo delle acque nere, e sotto, come due amanti, c'erano lui e la ragazza dai capelli corvini.
GRO aveva estratto il suo coltello ed aveva inciso il legno antico:
"Casata Lagonero" con accanto un cerchio, con un buco al centro.
Quel ragazzetto non poteva decifrare quella scritta che era stata fatta sottosopra e con una pessima grafia.
Non poteva capire cosa significasse per lui.
Tanto meno poteva saperlo.

Una folata del suo odore pervase GRO, quando alzò il braccio per posarsi il libro sulla spalla. Il Serpeverde tendeva a distrarsi facilmente, aveva l'attenzione di un passero. Ora stava guardando le vene sul braccio del ragazzo. Gli afferrò il lobo tra due dita, dolcemente, facendo scemare l'elettricità; almeno quella violenta. O forse aizzandola.

"Vedo che non ho bisogno di presentazioni: conosci già il mio nome. Strano vero? Il nome è il MIO, eppure non ti fai problemi ad usarlo... abbiamo chiaramente visioni diverse sul senso di PROPRIETA' "

Eppure il nome era suonato bene attraverso quelle labbra.
Tonalità canore, armoniche. Era stato deformato, era buffo.
Ma aveva una carica inesplicabile.
A Gwydion piaceva che la sua fama lo precedesse. Non aveva torturato tutti quei Tassorosso per nulla.
Forse avrebbe lasciato vivere il ragazzo. La gamba sembrava tonica al tatto. Forse avrebbe voluto farsi una nuotata dopo, o lo avrebbe incontrato qualche mattina correndo attorno al lago.

Continuavano a perdersi l'uno negli occhi dell'altro. Era una sfida strana, c'erano contatti fisici, il cuore pompava, il respiro era rotto. Ma non era un duello di magia. Nè una rissa da sbarbatelli ubriachi. Era un confronto galante. Intenso. Fremeva come fremono i tuoni prima di un temporale. Come se qualcosa stesse per scoppiare, ma si potesse limitare anche solo a fremere. Come un gatto che fa le fusa; o ruggisce.
Le fronti ormai quasi si toccavano. In modo innocuo, privato.

Gli sfiorò la gamba ancora, con la punta delle dita.
Quasi per stuzzicarlo, per vedere quanto fosse nervoso.
La tensione era palpabile ed era questo che gli piaceva.
Ma la sfiorò solo, di passaggio, casuale come Robin che faceva scivolare la mano giù sul fianco immaginando cosa poteva succedere di lì a poco.
L'intenzione di GRO era solo porgerla quella mano.
Anche se l'aveva fatto provocando. Urtando casualmente l'interno coscia di Robin.

"Be' allora piacere mio! Puoi chiamarmi GRO comunque!"

Respirò forte lanciando messaggi così contraddittori al ragazzo che lo fronteggiava.

 
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Robin Janssen
view post Posted on 21/2/2013, 21:16     Top   Dislike




Alzai le sopracciglia quando parlò di 'conoscere già il suo nome'
- Come ti pare... -
E dentro di me avrei voluto tipo mimare il gesto che avesse qualche rotella fuori posto, ma rimasi fermo. Ma non era davvero stupido, quel tipo. Anzi, sembrava molto intelligente e acuto, peccato che decidesse di giocare all'arrogante con me
- Ghyspion andrà bene - rincarai sfrontatamente, irrigidendomi di fronte al tocco della sua mano sulla mia gamba, che divenne di acciaio, come se potesse conficcarsi nelle mie carni da un momento all'altro.
Cosa diavolo... stava cercando di fare quel tipo?
Il mio sguardo si fece più apertamente ostile ed irritato. Sentii la sua fronte contro la mia, madida ora.
Che fosse... Che fosse omosessuale? Mi creava disagio quel contatto da parte di un maschio, non ero abituato, figurarsi in una situazione simile, in cui non lo conoscevo per niente.
Se stava cercando di farmi innervosire, ci riusciva bene.
- Petrificus Totalus - sibilai, estraendo sottilmente la bacchetta dalla tasca del pantalone e muovendo rapidamente la bacchetta per eseguire l'incanto della Pastoia Total-Body.
Sì... quel Ghyspion ci riusciva davvero bene a farmi innervosire.
Mentre avevo fatto l'incanto, in contemporanea, gli avevo tenuto ferma la mano destra con la mancina... supponevo che, ammesso che avrebbe notato il movimento della bacchetta, se avesse voluto contrattaccarmi con la magia, avrebbe usato la destra, come la maggior parte delle persone... Ciò non toglieva che fosse mancino, ma non potevo prevedere tutto in fondo! Se però l'incanto fosse avvenuto correttamente, sarebbe stato impossibile non colpirlo, dato che si era gentilmente proteso così vicino a me.

 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 21/2/2013, 21:28     Top   Dislike




GRO rimase pietrificato.
Non in senso metaforico.
Non era diventato una "statua di sale" al confronto col ragazzo.
Era rimasto semplicemente inerte dopo l'incantesimo che gli era stato lanciato.
E che lo aveva colpito in pieno petto.
Era rimasto così, congelato in una posa statuaria.
Il sorriso sulle labbra, la mano amichevolmente protesa per le presentazioni. Che non sia mai detto che se lo aspettava.

Una brezza si alzò dal Lago Nero.
La sua superficie scura e melliflua si ruppe in una miriade di riflessi che specchiavano le nuvole turbate, come se l'acqua in tutte le sue forme si fosse infastidita a vederlo così. Un narciso appassito.
Tutto quello che GRO voleva era leggere nel suo posto preferito, nella barca che aveva battezzato con la ragazza. La stessa che aveva baciato sui tetti del castello. Oh... i Grifondoro l'avrebbero pagata.
Tutti per uno. Uno per tutti.

Il bozzo nei pantaloni riprese a muoversi.
Una macchia si estese sulla stoffa.
Era un segnale chiaro.

Dalla tasca uscì Anfibio, la salamandra si GRO.
Quando era agitata emetteva sempre muco velenoso, che ora imbrattava l'indumento del ragazzo in una zona imbarazzante.
Spaventata saltò giù dalla gamba di GRO e tremante si tuffò nell'acqua del fiume.

GRO rimase così.
Di stucco.
Come se avesse potuto fare altrimenti.

 
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Robin Janssen
view post Posted on 22/2/2013, 00:38     Top   Dislike




Fu un sollievo quando 'GRO' rimase pietrificato. Avevo il batticuore a mille per la tensione, per la situazione così ambigua, per il suo sguardo vicino e al contempo prepotente, ero spaventato! E ora l'avevo di fronte a me, rigido come una statua, nel tentativo di tendermi la mano, mentre la sua mano rigida era poggiata sulla mia gamba.
Notai che uno strano rigonfiamento usciva dalla sua tasca dei pantaloni. Una salamandra aveva depositavo della strana sostanza sul cavallo dei pantaloni del tipo. Non sapevo molto sulle salamandre, ma quella macchia non mi piaceva tantissimo.
Decisi di detergergliela con un rapido Aguamenti, guardando dall'altra parte. Ci mancava solo che quella roba della salamandra facesse infezione.
- Ma perché non un semplice rospo? - domandai con fronte aggrottata.
Mi allontanai da lui e saltai su un'altra barca col mio libro.
- Tieniti pure la tua stupida barca, io ho intenzione di godermi questo sabato in piena pace e non sarai tu a rovinarmela. Addio -
Slegai la barca dalle funi, presi un remo e cominciai ad andarmene da lì, in mezzo al grande, vasto e profondo lago... Un po' mi sentii in colpa per esser stato così repentino, e probabilmente sarebbe stato anche poco contento di rivedermi, ma in fondo se le andava cercando! Parlava di proprietà private, faceva il cretino... Non mi piaceva quel comportamento ambiguo, mi metteva ansia! Dopo aver remato a largo, ripresi a leggere il libro che... avevo portato con me, vero?
Guardai l'interno della barca, la setacciai tutta, per poi imprecare.
L'avevo lasciato alla rimessa!
Sbuffando, me ne rimasi sdraiato nella barca, con le braccia incrociate. Magari avrei schiacciato un sonnellino, tanto dopo sarei tornato a recuperarlo... ma in quel momento ero stanco per il troppo remare.
 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 22/2/2013, 01:12     Top   Dislike




GRO si svegliò.
Non sapeva quanto tempo era passato.
Aveva un po' di nausea.
Era vagamente conscio di ciò che era accaduto.
Controllò.
La bacchetta era al suo posto.
Aveva del bagnato sui pantaloni.
C'era una barca al centro del lago.
E Moby Dick ai suoi piedi.

GRO chiuse gli occhi.
Un respiro profondo per essere razionale.


1- nuotava nel Lago e gli cappottava la barca e lo affogava
... no, delitto passionale, troppo intimo
2- strappava le ultime pagine del libro così non ne avrebbe mai saputo l'esito
... non era l'unica copia, e poi era ingiustamente vandalico
3- se ne sarebbe andato senza conseguenze visto che se l'era cercata
... impossibile, semplicemente improponibile

GRO aveva solo voglia di dargli un pugno così forte da slogargli la mandibola. Fischiò.
La salamandra uscì dall'acqua. Stava bene.
I suoi vestiti erano umidi, non solo i pantaloni. Forse aveva nevicato mentre era immobile, e la neve aveva spugnato il maglioncino.

Si tolse tutto e si avvolse nel piumone.
Bevve del te per calmare lo stomaco.
Il ragazzo sarebbe dovuto tornare per attraccare la barca.
Prese a sfogliare il libro di Robin con la destra.
Era la mano che usava per reggersi l'uccello quando pisciava, in qualche modo gli faceva sembrare la cosa una punizione per il ragazzo.

 
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Robin Janssen
view post Posted on 22/2/2013, 15:09     Top   Dislike




Qualche ora più tardi, mi risvegliai con un leggero starnuto. Forse avevo leggermente perso la cognizione del tempo ed il sole stava ormai tramontando, l'aria si era fatta più fresca e stare a piedi nudi non era stata una buona idea. Avevo ricevuto molti rimproveri da mia mamma nell'infanzia per la mia trascuratezza su come coprirmi in inverno. Era bello notare che certi insegnamenti non entravano mai in mente! Forse erano anche ciò che determinavano chi eravamo e chi saremmo stati: anche i difetti erano importanti in una persona! Se si fosse stati perfetti, si era destinati ad esser noiosi.
Tirai un po' su col naso e decisi che fosse il caso di riportare la barca nella Rimessa. Magari quel tipo se n'era andato... Speravo davvero che non mi avesse requisito il libro, era della Biblioteca! Madama Pince sarebbe andata su tutte le furie se non gliel'avessi restituito! Era il tipico topo da biblioteca che considerava un libro anche più importante e valoroso di una vita umana!
La fortuna era che il libro era ancora nella Rimessa, come potei notare mentre attraccavo la barca e mi guardavo intorno. La sfortuna era che lo stesse leggendo proprio l'ambiguo, prepotente, antipatico, potenziale Serpeverde.
- Passato un bel pomeriggio? - gli domandai con simpatico e pimpante garbo, come se non fosse accaduto nulla di male tra noi.
 
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Gwydion Ròn Orkney
view post Posted on 22/2/2013, 15:52     Top   Dislike




Il Serpeverde aveva avuto abbastanza tempo per sbollire la cosa. Il freddo, la nudità, la vicinanza allo specchio d'acqua sapevano rasserenarlo, scacciare via i brutti pensieri.
A quell'età si cerca il confronto, di capire chi si è, di definire la propria persona, cosa piace, cosa eccita, cosa ci fa sfogare.

Voleva esordire chiamandolo "Bastardo".
Era il meglio che fosse riuscito a pensare.
Serpi, tassi, corvi erano tutti animali.
I grifoni erano meticci.
Era una razza ibrida e bastarda.
Uccelli che infettano leoni.
Lordura.

Il ragazzo sembrava più rilassato, legò la barca e gli rivolse la parola.
GRO era seduto a terra a gambe incrociate, il piumone addosso, ed il libro aperto sulle gambe.
Lo chiuse.

"Bravo il mio Robin! Sei stato sottile, lo ammetto... un colpo decisamente sotto la cintola. Cos'è? Il cuore ti batteva molto forte mentre ti stavo vicino? Non riuscivi a sopportare la pressione?"

Si alzò, il libro cadde.
Chiuse meglio il piumone e continuò ad avvicinarsi al ragazzo.

"Come mai avevo il pantalone bagnato tra le gambe? Hai approfittato della mia immobilità per fare qualcosa?"

GRO gli girava intorno. Non era minaccioso, stava solo sputando un po' di veleno per alleggerirsi. Era stato davvero impressionato dal gesto sleale del ragazzo che era addirittura tornato sui suoi passi come se niente fosse. Ne stava studiando il corpo, forse in cerca di un punto da colpire. Gli sentiva addosso l'odore salmastro del lago, di un sonno appena fatto, di uno starnuto frizzante. Gli guardava gli indumenti, a contatto con la pelle, le stoffe che strofinavano, gli strati, i piedi scalzi. Tutto si tendeva, si irrigidiva.
Il corpo di GRO sentiva altro. Respirava, ribolliva. La pelle veniva solleticata dal piumone, tentata, percorsa da brividi. I peletti biondi erano eretti. La pelle bianchissima. Erano indubbiamente troppo diversi.

"Non ho potuto non notare la tua singolare andatura... Toglimi una curiosità... ce l'hai la ragazza?"

GRO era così. Amava il disagio, amava le sfide. Amava provocare per scoprire le reazioni di chi aveva attorno.
L'unico modo per vedere una persona per quello che è.
Il solo mezzo per conoscerla davvero, senza finzioni.
Bisognava far leva sulle paure.
La gente non reagisce razionalmente, si abbandona agli istinti, alla vera essenza. Quel ragazzo aveva chiaramente la coda di paglia, vedeva quello che voleva vedere. Insinuava, supponeva e spaventato reagiva! L'opposto di GRO.

Il passato gli aveva insegnato a leggere le persone, a smascherarle. Aveva conosciuto troppa gente in modi che dovrebbero essere proibiti; era caduto così in basso che aveva le vertigini. Adesso sapeva concedere il beneficio del dubbio.
E' facile nascondersi dietro educazione, formalità, frasi cortesi.
Etichetta, buone maniere, galanteria.
E' una recita.
Schemi che ti permettono di cavartela su livelli superficiali, quando la gente non ti sta davvero guardando, quando non ha interesse a farlo.
Basta toccare i punti giusti, sapere dove mettere le mani.
Ed ecco il fremito, la sincerità.
La paura.

Chissà poi di cosa.
Si teme ciò che non si conosce.
Probabilmente era quello che stava accadendo.
Ognuno era giunto lì per leggere.
E si era scontrato con quello che non si aspettava. Ed un capriccio infantile ed irrazionale aveva tirato il peggio fuori da ognuno.

"Perché non raccogli Moby Dick?"

GRO era dietro di lui, molto vicino, avrebbe potuto dissanguarlo se fosse stato un vampiro. Con le sue ginocchia, piegò quelle di Robin, che gli si stese addosso prima di trovarsi con i palmi a terra.
GRO non voleva andare oltre... gli si parò davanti.
Gli avvicinò il libro alle mani, con il piede, quasi carezzandolo.
Una gentilezza infinita.
Sperava di aver risolto il tutto.
Occhio per occhio.
Scambio equivalente.
La bilancia ora era stabile.

Si sarebbe accontentato anche di fare a pugni, un po' di corpo a corpo lo avrebbe fatto scaricare di più: avrebbe dormito meglio. Ma era svestito, sarebbe stato davvero inopportuno. La mano morbida era stretta attorno alla bacchetta, il pollice la carezzava sotto il piumone, senza essere visto.
Era in piedi, elettrico e pronto a qualsiasi cosa Robin avesse in mente.
Lo guardava negli occhi, Robin in ginocchio davanti a lui.

"Hai sete?"

Cacciò una mano dalle pieghe del piumone, qualche piuma volò.
Prese il termos col te, e se lo tamburellò sul mento, prima di tenderlo al ragazzo. Con le sopracciglia furbette e maliziose, di chi ha capito il gioco.
A volte le serpi stanno in piedi, ed i grifoni strisciano.
Forse GRO si era fatto un amichetto.



Edited by Gwydion Ròn Orkney - 22/2/2013, 16:57
 
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Robin Janssen
view post Posted on 23/2/2013, 15:00     Top   Dislike




Già quando stetti per tornare alla rimessa e vidi 'GRO', mi aspettai, minimo una frecciatina, di quelle che non si fecero attendere. Voleva giocare sul gesto repentino ed estremo a cui ero dovuto ricorrere per respingerlo. E dato che non ero mai stato un abile mentitore, gli risposi con estrema sincerità, ma prima uscii dalla barca a piedi nudi, già gelati di loro.
- Mi davano fastidio i tuoi modi. Non sono abituato e gradirei che non li utilizzassi più se devi comunicare con me, grazie... La prossima volta, potrei mirare direttamente al tuo cuore -
... E onde evitare possibili e ambigui fraintendimenti, tamburellai la bacchetta nella tasca dei pantaloni, in segno di monito Un incantesimo, seppur semplice, poteva rivelarsi fatale se colpiva dritto al cuore di una persona, un organo estremamente delicato.
Lo vidi alzarsi e rimasi dov'ero, con i piedi che continuavano a sembrare due blocchi di marmo, vuoi per il freddo contatto della roccia, vuoi per la sensazione di soggezione in cui mi sentivo, con quel matto tipo che mi girava intorno.
Respirai pazientemente quando mi chiese una delucidazione sui pantaloni bagnati.
- Quel lucertolone ti aveva lasciato un ricordino tutto scuro quando è uscito dalla tua tasca, e non sapendo se fosse velenoso o meno, ho pensato di lavare rapidamente il tutto... con la bacchetta - aggiunsi con un po' di durezza. Era meglio essere estremamente specifici con quel tipo, non gli volevo dare modo di schernirmi o di imbarazzarmi con le sue battute ambigue, dato che non ne aveva né la confidenza, né io l'abitudine!
Sentii GRO ronzarmi lentamente intorno, come una grossa mosca fastidiosa, con quel piumone che mi solleticava lungo i fianchi, sulle spalle, la schiena, le caviglie... Era quasi un invito a rifugiarsi con l'avversario (?) nel piumone, ma era una tentazione che non avrei avuto nemmeno tra un milione di anni. Non con quel tipo!
- Non ho né un'andatura particolare, né una ragazza al momento. Perché? Tu sì? - domandai quasi sulla difensiva, più che altro interessato a capire quale ragazza fosse così pazza da mettersi con un soggetto simile.
Mi sentii improvvisamente buttato a terra con una ginocchiata ben assestata dietro ai menischi e caddi sulle ginocchia, per poi poggiarmi con le mani a terra. Ecco che ripresi a sudare per la tensione, ma non guardai al mio libro, ero occupato a guardare storto l'impudente ragazzo.
Gli vidi avvicinarmi il libro e lo presi in una mano, non potendo fare a meno di sentirmi ancora guardingo nei suoi confronti, non riuscendo davvero a fidarmi. Lo vidi porgermi il termos, ma negai col capo.
- No, grazie -
Non volevo niente da lui, solo che mi lasciasse in pace e che la smettesse con quei giochetti. Non riuscivo davvero a essere rilassato, come se davvero GRO fosse calmo. Anzi, sembrava di essere nella quiete che precedeva la tempesta.

 
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25 replies since 21/2/2013, 01:03   219 views
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